Se una sagra è anche un momento di fratellanza e di comunità, di condivisione di valori, usi e costumi diversi, allora quella della pastorizia di Farnese è certamente una delle più felici e riuscite. Nel fine settimana il piccolo comune del viterbese è stato invaso da migliaia di visitatori che, insieme ai residenti, hanno festeggiato in piazza nel segno di una tradizione che dalla sua storia trova ogni anno nuovi elementi di modernità e nuovi spunti di interesse.
Famiglie sarde e viterbesi hanno rinsaldato, anche grazie alla festa, un antico vincolo di amicizia che le lega ormai da decenni e che ha fatto la fortuna del loro comune contesto di vita e di lavoro. “Questo è il territorio che più di altri tramanda e valorizza, negli anni, i valori della pastorizia” commenta Mauro Pacifici, presidente Coldiretti Viterbo, che anche quest’anno ha partecipato all’iniziativa. “Questi eventi sono preziosi – aggiunge – perché, a prescindere dalla convivialità, accendono i riflettori su un mestiere che stiamo riscoprendo nella sua ricchezza di economia e lavoro e al quale, anche grazie al sostegno della Coldiretti, molti giovani sono tornati a guardare con interesse, investendo risorse, avviando nuovi allevamenti e nuove aziende per la lavorazione di latte e formaggio”. “L’auspicio – conclude Pacifici – è che la prossima stagione produttiva possa essere vantaggiosa per tutti, per chi produce e per chi trasforma”. Pacifici ha ringraziato, per la puntuale e preziosa vicinanza alla sagra della pastorizia di Farnese, il Consorzio dell’abbacchio romano Igp.