La Cgil, come ogni anno, parteciperà alla manifestazione del 25 aprile che si terrà nel capoluogo per celebrare e ricordare la festa della Liberazione. Non è retorica dire che questa data ci invita a non dimenticare eventi storici che ci hanno consegnato la libertà, la pace, ma anche la carta fondamentale che stabilisce le regole per la convivenza. Regole che, come si sa, hanno fortemente voluto ed elaborato coloro che uscivano da un periodo nefasto come il fascismo. Uomini e donne che con la Resistenza alla dittatura, hanno messo in gioco la propria vita, che molti hanno perduto. Ma l’intenzione era di ricostruire, ricostruire un Paese dove per la dignità dell’individuo era basilare il lavoro.
Non possiamo e non dobbiamo dimenticarci di chi ci ha consegnato questo bene prezioso, come la libertà. Tutto ciò è rafforzato per il momento della nostra vita politica, che si trova in un passaggio delicato ed estremamente difficile, dove sono in profonda crisi i partiti e le istituzioni. Nelle quali le persone non si riconoscono più. E’ accaduto infatti che coloro che avrebbero dovuto sostenere l’impianto della Costituzione, a garanzia di diritti e doveri di ogni cittadino italiano, non sono più riconosciuti all’altezza del loro compito.
Tutto sta naufragando miseramente per colpa di politici faccendieri, ma anche di un popolo che ha consentito che ciò accadesse per troppi anni. L’implosione è avvenuta con la crisi economica, e la ricostruzione non può che ripartire dalla risoluzione di questi problemi e dalla inversione di una politica che guardi alla ripresa economica, al lavoro, alla trasparenza e alla legalità. Per ricostruire non basterà però eleggere e delegare, ma la parola magica è e sarà partecipare alla ricostruzione di questo nostro Paese, dilaniato e sfigurato in tutte le sue forme.
Segretaria Generale CGIL Viterbo
Miranda Perinelli