23112024Headline:

A Tarquinia la logistica del Centro Italia

Il vice ministro Nencini: "E' una piattaforma socio-economia di grande importanza"

La presentazione del progetto

La presentazione del progetto

Grandi numeri, enormi per le nostre terre: 23 milioni di investimenti, flusso annuo di merci scambiare di circa 30 milioni di colli che corrispondono a 300mila tonnellate di prodotti. Al confine tra i territori dei comuni di Tarquinia e Civitavecchia (comunque nella Tuscia) nasce il Polo logistico di Conad del Tirreno, un gigante della grande distribuzione che sposta di qualche chilometro il suo centro operativo e sceglie di posizionarsi su un importante asse viario come la Tirrenica in un punto strategico per la comunicazione in ogni direzione. E’ il  vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti Riccardo Nencini a “benedire” il varo ufficiale dell’iniziativa: un insediamento che di fatto concretizza la nascita della zona industriale di Tarquinia, “Ci stavamo pensando da 9 anni – commenta raggiante il sindaco Mauro Mazzola – ed ora finalmente stiamo partendo”. Se si pensa che la proposta di Conad del Tirreno è stata presentata ufficialmente tre mesi fa, si intuisce immediatamente che i tempi burocratici sono stati letteralmente bruciati: nel giro di pochissimi giorni si comincerà a lavorare concretamente, a metà dell’anno prossimo il Polo sarà operativo. Annuisce il prefetto di Viterbo, Rita Piermatti: “Un esempio virtuoso – sottolinea – di collaborazione fra istituzioni che interagiscono con i privati. Un’ottima opportunità di crescita di qualità per il territorio”.

Il vice ministro Riccardo Nencini

Il vice ministro Riccardo Nencini

“In Italia – spiega Nencini che ogni giorno si occupa di problematiche simili – esiste già una piattaforma socio – economica che occupa un quadrante con baricentro nella zona di Sassuolo e Carpi, che guarda sia ad ovest (Milano, Torino) che verso il Nord Est (Veneto innanzitutto). Questa che sta nasce qui nell’ombelico d’Italia è un’altra piattaforma di straordinaria importanza. Guardate innanzitutto la posizione geografica: esattamente al centro e in un punto che nel giro di qualche anno sarà perfettamente servito dalle infrastrutture. L’autostrada Tirrenica, la Grosseto – Fano, la Mestre – Civitavecchia attraverso lo snodo di Orte (già dotato di interporto e vicinissimo a Terni e alle sue acciaierie) e la Pontina, i cui lavori di completamento sono stati già assegnati. Senza dire della vicinanza al porto di Civitavecchia e all’aeroporto di Fiumicino che secondo i piani di investimento di Aeroporti di Roma passerà nel giro di qualche decennio dai 40-45 milioni di passeggeri attuali ad oltre 60. Ecco perché la scelta di Conad Tirreno è saggia, congrua e proiettata verso il futuro”.

Il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola

Il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola

Alla presentazione del progetto, il tema dello sguardo rivolto al futuro torna con regolarità coinvolgente. Perché la struttura che sorgerà a breve in località Pian d’Organo, Pian dei Cipressi, ha tutte le caratteristiche della modernità spinta con una declinazione fortemente “green”. Lo sottolineano sia l’amministratore delegato Ugo Baldi che il direttore della logistica Paolo Vadalà: “Per la produzione del freddo, l’utenza più energivora, è previsto un impianto a refrigerazione naturale ad alta efficienza energetica e a basso impatto sui cambiamenti climatici che permette una riduzione media dei consumi energetici del 25% rispetto a sistemi che utilizzano refrigeranti sintetici. E come si produrrà energia elettrica? Con un impianto fotovoltaico da un megawatt che coprirà il 30% dei consumi complessivi. Ma la scelta verde si tradurrà anche in una riduzione consistente dei tempi di stoccaggio (in inglese si dice “just in time”) che permetterà il 30% in meno di viaggi ogni anno. Con quali benefici per l’ambiente e per il traffico non è difficile immaginare. Un impatto particolarmente apprezzato dal consigliere regionale Riccardo Valentini che assicura il sostegno assoluto della Regione Lazio “non solo per le opportunità di lavoro che si creeranno, ma anche perché questo progetto rappresenta un’occasione di sviluppo di qualità, in termini di sostenibilità e attenzione all’ambiente. Conad Tirreno ha imboccato la strada che il pianeta ci chiede di percorrere: consumare meno energia e meno risorse”.

Ecco come sarà il polo logistico di Conad del Tirreno

Ecco come sarà il polo logistico di Conad Tirreno

Ma a che serve questo Polo logistico? Nel nuovo centro di distribuzione sarà gestito il comparto del “fresco”: carne, pesce, ortofrutta, salumi, formaggi, latticini, gastronomia e, per la prima volta in modo diretto, prodotti surgelati. Tutto servirà per alimentare i supermercati del Lazio e della Bassa Toscana, ma è evidentemente che la situazione potrebbe evolvere verso un ampliamento delle aree distributive. “La logistica – interviene Giovanni Tordi, amministratore delegato di Officinae Verdi – è una delle filiere industriali a più alta intensità di sviluppo e ad alta potenzialità di recupero energetico, soprattutto per quanto riguarda la catena del freddo. Ciò che si è fatto qui a Tarquinia dimostra che si possono ottenere risultati importanti in termini di riduzione dei costi operativi, abbattimento delle emissioni, creazione di valore sociale e ambientale”.

Conad del Tirreno (sede centrale a Pistoia) vanta complessivamente 341 punti vendita (in Toscana, Lazio, Sardegna e in provincia di La Spezia) e nel 2015 ha fatturato 2,35 miliardi di euro con quote di mercato che vanno dal 15 al 23% a seconda delle zone; ai supermercati si aggiungono anche 11 distributori di carburante, 22 parafarmacie e 3 corner ottico. Nel polo logistico tarquiniese saranno confermati i circa 600 lavoratori che attualmente operano a Civitavecchia: “E questo è il primo grande successo – interviene l’ad Ugo Baldi -. Essere rimasti in questi territori, nonostante le offerte che arrivavano da Roma (Rignano Flaminio, in particolare, n.d.r.) è una scelta non solo d’amore ma che permette soprattutto a centinaia di persone di non doversi spostare per lunghi trasferimenti quotidiani. Senza fare promesse, perché siamo abituati a parlare con i fatti, posso affermare oggi che possiamo ipotizzare una crescita di occupati nell’ordine delle 30 unità, che potrebbe arrivare anche a 50 se tutto andrà nel verso giusto, come ci auguriamo”. Il che significa un aumento che si avvicina al 10%: non è poco. “Ma va messo in conto – conclude – un congruo passo in avanti nell’indotto, non quantificabile al momento ma certamente ampio”.

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