Parafrasando un altro (para)guru: “Abbracciatevi forte e voletevi tanto bene”. Solo che qui non c’è Fabio Caressa, e non siamo neanche a Berlino, in quella notte di luglio 2006, notte da campioni del Mondo. Qui, purtroppo, siamo a Viterbo e gli abbracci vengono decisamente peggio. Almeno a guardare queste foto, scattate sabato sera pochi minuti dopo le 19 da qualcuno che è andato fare le pulci all’iniziativa della lista Viva Viterbo dal suggestivo titolo di “Abbracciamo la città”.
Ecco allora che dalle immagini di cui sopra si evince che la manifestazione non sia stata quello che si dice “un bagno di folla”. Porta Fiorentina e Porta Romana, i due punti di ingresso principali delle mura cittadine, appaiono alquanto sguarnite di fedelissimi del candidato sindaco Filippo Rossi. Poche decine di persone, qualche bandiera, un nastro giallo e blu da lavori – e livori – in corso, gli scooteristi con delle elegantissime pettorine fluorescenti. Tutto qui. E sul web non mancano le punture velenose agli abbraccianti: “E’ stato un flop, abbiate il coraggio di ammetterlo”, scrivono alcuni. Mentre quelli di Viva Viterbo continuano a sottolineare il presunto trionfo dell’iniziativa, in uno scambio di opinioni che sostanzialmente si riduce a parola contro parola.
Raccontano pure che qualche passante abbia scambiato l’abbraccio per una manifestazione di protesta contro la rielezione di Napolitano al Quirinale: d’altronde, proprio nei minuti in cui a Viterbo ci si stringeva più o meno forte, a Roma la folla era assiepata davanti a Montecitorio per esprimere dissenso contro la riconferma del presidente della Repubblica. Ma quale protesta? Quella intorno alle mura è stata soltanto una kermesse elettorale. E si sa: non tutte le kermesse riescono col buco.