22112024Headline:

La festa degli allenatori della Tuscia

La 34.edizione del premio Etrusco: "padrini" Max Farris, Federico Nofri e anche Viviani

Massimiliano Mascolo intervista Viviani e Nofri

Massimiliano Mascolo intervista Viviani e Nofri

Una signora cinquantenne, ancora più che piacente. Anzi affascinante, molto più di tante sciacquette che se la tirano ma che sono soltanto chiacchiere e cellulare. L’Associazione italiana allenatori calcio festeggia i cinque decenni di vita e, in particolare nella Tuscia, lo fa con l’edizione numero 34 del Premio Etrusco, il riconoscimento concesso ai tecnici che si sono messi in maggiore evidenza nella stagione che si è appena conclusa. Otello Settimi che guida la sezione viterbese con coraggio e determinazione non è tipo che si nasconde dietro il dito dell’opportunità e dell’ipocrisia: “Sono contento – scandisce nel breve intervento di saluto – di quello che con i tanti sacrifici stiamo facendo, ma ci sono alcuni numeri che ci devono far riflettere: qui nella Tuscia risultano oltre 580 allenatori abilitati. Tolti quelli ormai anziani e gli altri che non allenano da anni, si scende a 370, ma i tesserati Aiac sono soltanto 206. Come mai? Perché non si sente la necessità di aderire all’associazione che fa gli interessi e difende tutti gli iscritti”. Polemicuzza niente male sulla quale si inserisce subito il segretario dell’Aiac Giuliano Ragonesi (che è viterbese e che occupa quella posizione da oltre 42 anni: praticamente da sempre): “Otello è un ottimo presidente e i suoi sforzi e il suo quotidiano impegno meriterebbero un maggiore coinvolgimento”. Per la cronaca la tessera di iscrizione annuale costa 32 euro: meno di 9 centesimi al giorno.

Alcuni dei tecnici che hanno ricevuto il Premio Etrusco

Alcuni dei tecnici che hanno ricevuto il Premio Etrusco

Archiviato un certo qual (legittimo) risentimento per una partecipazione non totalitaria, meglio passare alla serata che celebra il meglio delle panchine viterbesi con tanto di “padrini” di assoluto rilievo: l’amatissimo Massimiliano Farris (uno che la serie C la sfiorò in gialloblu in un’annata disgraziata nella quale per mandare la squadra in trasferta bisognava organizzare collette tra i tifosi) e l’osannato Federico Nofri (che in Lega Pro la Viterbese ce l’ha portata davvero un mesetto fa e poi ha chiuso trionfalmente il campionato andando a conquistare la ciliegina dello scudetto Dilettanti). E a chiudere il parterre de roi anche Federico Viviani, che non è mister naturalmente, ma al di là di quello che dice la carta di identità (risulta nato a Lecco) è figlio di questa terra, precisamente di Grotte di Castro, che per un singolare intreccio del destino è anche la “patria” dell’attuale patron della Viterbese. Prima stagione in serie A per il baby dell’Alta Tuscia, sia pure nel Verona (che è retrocesso), ma ottima performance personale (con la perla del gol segnato alla Juventus) e conseguenti notevoli chance di restare nella massima divisione (notevole l’interesse della Fiorentina).

Otello Settimi, presidente dell'Aiac della Tuscia

Otello Settimi, presidente dell’Aiac della Tuscia

Massimiliano Mascolo (che guida la serata e che è appena diventato anche lui allenatore: tranquilli, continuerà a fare il giornalista alla Rai) prova a sfruculiare Nofri sulla permanenza sulla panca del Rocchi, ma l’umbro non si sbilancia: “Mi piacerebbe molto restare, ne abbiamo parlato con la società e la trattativa va avanti. Vedremo…”. Traduzione: salvo colpi di scena, lui sarà confermato, ma fino a quando non ci sarà la firma sul contratto… In passerella anche Max Farris al quale è affidata la lezione tecnico-tattica nella quale rivela i contenuti (e i segreti) della prima esperienza in serie A come secondo di Simone Inzaghi, in particolare la preparazione della partita della Lazio contro l’Inter: bilancio positivo per lui e per Inzaghino. Infatti, Lotito sembra intenzionato a non confermarli puntando sull’argentino Bielsa, soprannominato “El Loco”, il pazzo. Sul grado di sanità mentale dei vari protagonisti della vicenda, ognuno faccia le sue valutazioni.

Un momento della serata

Un momento della serata

Arriva il momento delle premiazioni e della consegna dei riconoscimenti che vanno a Antonio Capotosto (Calcio Tuscia, Giovanissimi Provinciali), Giorgio Alessandrini (Pianoscarano, Allievi Provinciali fascia B), Massimo Betini (Calcio Tuscia, Allievi Provinciali), Mauro Valentini (Viterbese Castrense, Allievi Regionali), Paolo Prfoietti (Virtus Pilastro, Seconda categoria), Christian Quattrini (Doc Gallese, Seconda categoria), Stefano Broccatelli (Latera,  Seconda categoria), Livio Morelli (Virtus Monteromano, Terza categoria), Alessandro Corradini (Pianoscarano, Juniores provinciali), Gianluca Salvicchi (Active Network, serie C1 calcio a 5), David D’Antoni (Nuova Monterosi, Eccellenza). Premio alla carriera a Massimo Quintarelli e Giuliano Ragonesi.

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