Redazione
Viterbo.20.11.24
La creazione di un’ ennesima commissione è stata annunciata dal Comune di Viterbo per quanto potuto capire recentemente in occasione della “concertazione” avvenuta giorni fa tra gli amministratori comunali e gli operatori turistici-alberghieri sul tema della tassa di soggiorno.
Quindi, se tutto sarà come promesso, sarà costituita la “Consulta del Turismo” dopo che sarò varato il Regolamento ed avverrà il voto in Consiglio Comunale. Tempi certamente non rapidi anche se l”urgenza dell’argomento turismo in Città è un’urgenza.
Adesso il problema che si pone è quello di trovare soggetti che ne vengano a far parte e che vantino profili personali, culturali, imprenditoriali e sociali assolutamente neutri dalla politica. Si rischia di formare la compagine di tale consulta in una specie di “manuale Cencelli”, cioè una spartizione tra i partiti ed i movimenti politici, quindi accontentare tutti, ma tralasciare la sostanza che è appunto lo studio e l’applicazione di interventi in grado far incrementare l’attività turistica, termale e culturale della Città.
Un pericolo imminente. Non sempre, infatti, i “politicanti” sono soggetti tecnicamente preparati per assolvere ad una specifica funzione, magari anche essendolo per altre, per cui, fatta salva la logica spartitoria dalla quale non si riesce ad uscire, ogni risultato può essere mancato.
Si augura che il regolamento di questa “Consulta del turismo” indichi con previsione quali siano, dapprima il numero dei componenti, quindi le loro specifiche qualità. Un rappresentante per gli albergatori,un altro per il termalismo, un altro per il turismo culturale, un altro per il turismo sociale che preveda quello balneare marino. lacuale, montano un altro per la promozione di eventi sportivi in Città in visione di presenze sul territorio. Non servono molti componenti perchè: “tanti galli a cantà non fanno giorno”, ma di certo, nessuno dovrà portare casacca di partito.
Fare turismo significa spostarsi per svago e cultura da una località ad un’altra. Non ha colore politico. E’ per tutti uguale.