di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,22.10.24
Siamo al colmo ! In città sono apparsi mega manifesti che “ricordano” ed “annunciano” le vittoriose tappe della Giunta a guida Chiara Frontini.
Innanzittuto, chi paga le spese e, perchè c’è stato bisogno far comunicazione di un’attività amministrativa comunale che certo non manca sui media ad ogni livello ? Si attendono risposte.
Indubbiamente, la dr.ssa Frontini si sta rendendo conto della frana della sua consigliatura, e memore, della retorica fascista che illustrava nelle strade e nelle facciate delle case i gloriosi trionfi del regime, fa altrettanto.
Siamo al Frontinismo ! Sui manifesti,compare oggi, al posto di Mussolinil, la Frontini. Nulla è cambiato. ? Ma no, siamo nel terzo millennio,ci sono mezzi di comunicazione diversi da quelli del tipo: “Il Duce ha sempre ragione”.
Tappezzare Viterbo di manifesti per segnalare le “vincenti” tappe del biennio frontiniano, ha pertanto tutta l’aria di una presa in giro dei cittadini (una excusatio non petita….), che, secondo la tesi propagandistica messa in atto, devono (sottolineo DEVONO) conoscere quanto fatto (meglio, promesso, ma non fatto) dalla Giunta in carica da oltre due anni.
Saranno commenti da bar, saranno commenti espressi nei social da “avversari” del Movimento politico locale al potere: “Viterbo 2020”, quindi inquinati ideologicamente, non solo redatti dagli oppositori, ma da tutti.
Chiara Frontini divenne sindaco della Città di Viterbo poco meglio di due anni, con quasi plebiscito. I viterbesi le dettero fiducia, ma, adesso di certo non gliela ridarebbero. Anche dai più solidi elettori del centro destra, si crede che una Sindaco di Viterbo Troncarelli (PD) sarebbe stato meglio.
Ed allora perchè spendere denaro, che, poi vedremo, non sia del tutto privato e proveniente dalla scarsella di Chiara Frontini, ma dei suoi occulti pericolosi sponsor che ebbero a loro tempo iniziare il guasto di Viterbo, per dare annuncio di qualcosa che comunque è nota.
Aver posto cartelloni per istrada appare, ed è in effetti, un mezzo per offrire una distrazione di massa, tale e quale la cartellonistica del ventennio piena di retorica nei confronti del governo mussoliniano.
Adesso, però, Dr.ssa Frontini, i tempi sono cambiati.
Nessuno può credere tout court ad una pubblicità di qualcosa, figuriamoci politica. Ormai, anche le masse si sono evolute e certo non danno credito ai manifesti anche di grandi dimensioni (6×3 mt), ma un giudizio vero, spontaneo, anche sbracato, si legge solo sui social.
Frontini & c. si leggano i post pubblicati dopo la comparsa dei manifesti e si rendano conto che i giudizio è unanime: “Chi si loda s’imbroda” (traduzione italiana di un nota favola latina di Esopo)