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Pasticcio Frontini su Stadio Rocchi: conseguenze sulla gestione della FC Viterbo

Piero Camilli vuole tornare al “Rocchi”

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo.17.9.24

A cascata sono le conseguenze della cattiva gestione amministrativa della Giunta Frontini, che, con le sue lungaggini nel risolvere il “problema” Stadio Rocchi di Viterbo e l’annesso campo di allenamento Rossi, sta determinando sconquasso nella gestione societaria della FC Viterbo, la squadra cittadina ormai, per definizione.

Nei giorni scorsi è stato annunciato che la proprietà della FC Viterbo, gia FAUL CIMINI di Vignanello, che milita nel girone laziale del Campionato Eccellenza, dagli storici proprietari Torroni e Patrizi sarebbe passata a Paolo Salaris, attivo nel commercio di energia luce e gas. A “benedire” il passaggio, presentato in una conferenza stampa, è stato l’assessore Aronne in rappresentanza del Comune.

Sembrava cosa fatta, infatti si è anche detto che tra le parti si era addivenuti ad un preliminare di cessione quote tali da rendere il Salaris socio di maggioranza, ma di tutto, era stato reso estraneo Piero Camilli che nella passata stagione era stato main sponsor della squadra con esborso di 250mila euro e promessa di cessione a lui dell’intero pacchetto azionario quando si fosse resa possibile la concessione dello Stadio Rocchi a Viterbo.

Adesso che la concessione da parte del Comune alla FC Viterbo è cosa fatta e che pertanto sin da domenica prossima lo spettacolo calcio torna a Viterbo per la partita in casa della FC Viterbo, l’estromesso Camilli si è fatto sentire.

A suon di tromba offre l’acquisto della squadra tutta per se ed in questo intento ha dalla parte sua la tifoseria che mai lo ha mollato e che gli è sempre grata per i passati ottimi risultati della Viterbese da lui presieduta (Vittoria di Coppa Italia su il Monza nel 2019).

Ma ora che succede ? Gli attuali proprietari della FC Viterbo con l’avallo dell’avv. Tonino Ranucci, hatto trattato con il predetto Piero Salaris sino al punto redigere frettolosamente un contratto preliminare, tenendo all’oscuro dei giuochi Camilli che da sempre si era dimostrato favorevole all’acquisto di tutto a concessione Stadio avvenuta.

Mistero su mistero. Perchè preferire un imprenditore, nemmeno calcistico, di Roma piuttosto che il collaudato Camilli non è dato sapere.

Di certo vi è che il ritardo del Comune di Viterbo, ormai pieno proprietario dell’impianto concessogli dalla Regione, con i suoi traccheggiamenti, ha reso possibile che FC Viterbo, ormai consacrata squadra di calcio che rappreenta la Città di Viterbo sia come la “figlia della sora Camilla, tutti la vonno, ma nessuno se la piglia”.

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