di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,16.8.24
Certamente il caldo torrido di questo ultimo mese ha fatto preferire ai più un bagno ristoratore nelle acque lacustri e marine “de noantri”, molto meno passeggiate in campagna ed in Città
Ieri a Viterbo sembrava città sotto coprifuoco, tutto come tornati ai tempi lockdown del Covid.
Ovviamente, in una citta che si propone turistica, nessuno, in particolare l’Amministrazione comunale, ha lavorato per rendere appetibile la visita di Viterbo in un giorno festa.
Solo rari spaesati turisti.
Però, nei dintorni, vedi le spiagge di Capodimonte, Marta, Montefiascone un vero pienone le sponde del Lago di Bolsena ieri 15 agosto.
Dalla spiaggia dei “pioppi” di Capodimonte, a quella di Kornossa a Marta per non parlare di quella “attrezzata” di Montefiascone,poi della sponda nord del Lago (Gradoli, s.Lorenzo Nuovo e Bolsena), non c’era uno spazio libero per piantare variopinto ombrellone, piazzare un lettino, ed anche una vera follia parcheggiare un’auto e circolare sulle circumlacuali.
Un pieno cosi mai visto, anche superiore quello dell’anno passato.
Presso le Isole, per l’intera flotta del lago, stimata in circa 3000 natanti, era difficile ancorarsi. Certamente le aziende balneari della costa che lamentano calo di presenze, dovranno ripensare alle loro offerte che appaiono esagerate in rapporto ai servizi ed alla manità dei luoghi.
C’è da esserne lieti che il nostro Lago principale abbia cosi largo consenso non soltanto dei viterbesi, ma degli orvietani, ternani ed un buon numero di stranieri come olandesi e tedeschi.
I ristoranti rivieraschi, la sera, tutti al completo.
Certamente la splendida giornata metereologica ha favorito la balneazione di tutti, Sino al tramonto sera diecine i bagnanti siedevano a mezzo busto in acqua nei pressi del bagnasciuga a far salotto e poi tanti bambini intorno a giocare.
Uno spettacolo certamente gradevole quello di vedere gente in festa in luoghi dove il turismo è semplice ed economico, proprio quello che quest’anno è un leit motiv dettato dalle ristrettezze economiche che colpiscono la gente comune, cioè la maggioranza di tutti noi.
A Noi interessa il turismo semplice, alla portata di mano, proprio quello che di può praticare nei nostri laghi che nulla hanno da invidiare ad altri lidi anche marini più ambiti, ma spesso probitivi per arrivarci e poi soggiornare.
La Tuscia, ieri, dal punto di vista turistico balneare ha fatto ottima figura anche se qualcuno lamenta minori presenze in città a Viterbo e centri limitrofi. Ma qui certamente è stata la colonnina di mercurio sui 33 gradi a far preferire un bagno al lago che una passeggiata in città peraltro con molte attività chiuse e nessun evento promosso dal Comune.
Solo qualche turista per caso, abbandonato e senza assistenza alcuna (vedansi ascensori del FAUL fuori uso).