Redazione
Viterbo,27.8.24
In grande spolvero di notizie è andato il trasporto della minimacchina di Santa Rosa al quartiere S.Barbara, quasi un evento di risonanza mediatica par al “vero” trasporto della “vera” macchina di Santa Rosa del 3 settembre.
C’erano tutti, Sindaco compreso a solennizzare un trasporto, solo parodia di quello unico e vero.
Nei vialoni di Santa Barbara, un trasporto di una mini macchina di Santa Rosa portata da giovani facchini di certo non ha la suggestione che solo può dare un trasporto nelle strette vie cittadine viterbesi, per cui, nulla resta di qualcosa di serio e profondo se non una manifestazione di festa paesana.
La Minimacchina di Santa Barbara, ben alta 12 metri e pesante mezza tonnellata, se ne è andata a spasso nelle vie senza un briciolo di sicurezza per i facchini e gli spettattori.
La costruzione artigianale della macchina,certamente riuscita sul piano estetico, non è stata preceduta da calcoli statici e dinamici per poterla ritenere sicura. Quest’anno siamo arrivati a 12 metri di altezza, la metà di quella vera, ma chi potrà giurare che in futuro possa salire ancora ?
Nel passato, molte “vere” macchine avevano quelle dimesioni in altezza.
Nei giorni a venire altre minimacchine sfileranno nei quartieri cittadini.
Quasi una gara a chi la fa più bella. Di questo passo, il Trasporto del 3 settembre, della “vera” ed “unica” Macchina di Santa Rosa, a parte rischiare l’unicità dell’evento per i ministraporti gia effettuati che ha fatto perdere l’ansia dell’attesa e confondere, non solo i viterbesi, ma i forestieri di quale quale effettivamente la vera Macchina.
Suggerimento del futuro.
Mai più nessuna minimacchina di Santa Rosa di quartiere, ma, se proprio non si vuole rinunciare a mettere in giro nelle vie del quatiere un fercolo religioso trasportato da piccoli facchini, lo sia per il santo cui è intitolata la parroccchia.
