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E’mancato l’ing.Piero Bruni, il difensore del Lago di Bolsena

L’ing.Piero Bruni

Riceviamo e pubblichiamo

Viterbo,24.8.24

Ieri abbiamo appreso con grande tristezza la notizia della morte dell’ing. Piero Bruni, figura indimenticabile per tutti coloro che lo hanno conosciuto. Riportiamo integralmente il testo che è stato pubblicato in sua memoria nel sito dell’Associazione Lago di Bolsena, nel quale ci riconosciamo totalmente.

“La mattina del 23 agosto a Firenze l’ingegnere Piero Bruni è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari, dei soci dell’Associazione Lago di Bolsena e di tanti cittadini del comprensorio vulsino. Figura carismatica, dotato di grande sensibilità e ironia, razionale e pragmatico, mai ideologico, Piero Bruni è stato instancabilmente attivo per la comunità del lago di Bolsena fino ai suoi ultimi giorni.

Una vita intensa la sua. Nato a Firenze il 12 novembre 1927 da una famiglia originaria di Capodimonte, si è laureato in ingegneria con specializzazione in prospezioni geofisiche del sottosuolo ed ha svolto un’attività lavorativa che lo ha portato in Svizzera, Francia, Egitto, Venezuela, Brasile, Argentina, Cile, Stati Uniti.

Il suo impegno per la tutela del lago di Bolsena iniziò negli anni Sessanta quando partecipò alla costituzione di una sezione di Italia Nostra. Poi, nel 1987 fu fra i soci fondatori dell’Associazione Lago di Bolsena, promossa dal Principe Giovanni del Drago, diventandone presidente nel 2006. Numerosi i riconoscimenti per il suo operato, fra cui nel 2008 il premio internazionale del “Global Nature Fund”.

Fra le battaglie storiche per la salvaguardia del lago, vogliamo ricordare quella negli anni ’60 contro il “progetto Angelini” per l’utilizzo dei laghi dell’Italia centrale come serbatoi di accumulo collegati alla centrale nucleare di Montalto di Castro. Un progetto che avrebbe distrutto l’ecosistema del lago di Bolsena ma che fortunatamente si riuscì a fermare, sebbene i lavori fossero già stati avviati. Poco tempo dopo, un altro significativo successo fu l’apposizione del vincolo archeologico sul prezioso sito etrusco di Bisenzio sulla sponda sud occidentale del lago, dove era prevista una lottizzazione speculativa. Nel 1987, mentre l’inquinamento del lago aumentava con l’accrescersi della popolazione urbana e la progressiva antropizzazione delle rive, nacque l’Associazione Lago di Bolsena, che succedette alla sezione di Italia Nostra, dando inizio ad un lungo e diffuso lavoro di sensibilizzazione sull’impatto delle attività umane sulla salute del lago. Cominciarono grandi cambiamenti, con la chiusura dei macelli e delle discariche comunali che percolavano nella falda acquifera, ma soprattutto con la costruzione di un collettore fognario circumlacuale per la raccolta dei reflui urbani convogliati al depuratore sul Marta.

Uno dei maggiori meriti riconosciuti all’ingegner Bruni è stato quello di aver realizzato la prima letteratura scientifica sullo stato ecologico del lago, grazie ai dati raccolti in oltre vent’anni di monitoraggi sistematici delle sue acque, analizzate dal prestigioso Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA-CNR) di Pallanza, con il quale egli aveva stretto un rapporto di proficua collaborazione. L’organizzazione nel 2002 a Bolsena della conferenza internazionale “Residence time in lakes: science, management, education”, della quale Bruni fu Chairman, fu un momento significativo di questo importante lavoro di ricerca scientifica, con la partecipazione dei più noti limnologi del mondo. Importante è stata la pubblicazione nel 2018 sulla rivista internazionale “Limnologica” del primo studio sistematico dedicato al lago di Bolsena con l’indispensabile contributo di Bruni.

Da ricordare anche l’azione di contrasto dell’Associazione Lago di Bolsena nella vicenda che portò alla chiusura della fallimentare centrale geotermica di Latera, rivelatasi nociva per la salute e per l’ambiente. È stato Piero Bruni a denunciare per primo il pericolo dello sfruttamento geotermico attorno al lago, non ancora scampato, purtroppo, a causa di numerosi progetti di centrali a media e alta entalpia o di progetti per lo sfruttamento del litio, che aumenterebbero il rischio sismico con terremoti indotti e innescati e contaminerebbero con arsenico la falda del lago, come Bruni ha evidenziato in tante pubblicazioni. 

Avendo sempre avuto molto a cuore la sensibilizzazione dei giovani sulle tematiche ambientali inerenti il loro territorio, nel 1997 Bruni avviò un poderoso progetto didattico, denominato Conoscere il lago di Bolsena, che oggi vede coinvolti centinaia di alunni di scuola media. Inoltre, al fine di disincentivare l’agricoltura intensiva nel fragile bacino idrogeologico del lago, la sua Associazione ha lavorato intensamente alla creazione del Biodistretto Lago di Bolsena, nato nell’ottobre 2021, per la promozione dell’agricoltura biologica, l’unica compatibile con l’ambiente lacustre.

In questa lunga storia, fatta di quotidiano e instancabile impegno, è significativo il sostegno della Commissione Europea alle istanze di tutela del lago avanzate dall’Associazione tramite Bruni, che fu accolto in Commissione Petizioni in 3 audizioni (20152017 e 2018) dove egli illustrò appassionatamente l’inquinamento del lago, causato dai liquami fognari e dall’agricoltura intensiva, ma anche i pericoli della geotermia.

Solo due anni fa, nell’agosto del 2022, Piero Bruni decise di lasciare la presidenza della sua attivissima Associazione al dott. Enrico Calvario, biologo, anche lui residente a Firenze con origini bolsenesi, membro del Comitato Scientifico del Biodistretto, da sempre impegnato nella conservazione e tutela della biodiversità del distretto vulsino. Pur avendo raggiunto i 97 anni, ha mantenuto fino alle sue ultime settimane di vita una straordinaria lucidità, non facendo mai mancare il suo costante e generoso supporto alle attività dell’Associazione.

Tutta la comunità del Lago di Bolsena che conosceva e stimava Piero Bruni non smetterà mai di ringraziarlo per quanto ha fatto per il suo territorio e, rivolgendo le più sentite condoglianze alla famiglia per questa grave e dolorosa perdita, avrà occasione di commemorarlo nel corso di un evento le cui modalità saranno comunicate nei prossimi giorni.

I Soci dell’Associazione Lago di Bolsena 

Caffè Menerva Associazione Culturale Grotte di Castro (VT) CF: 90119220565 IBAN: IT 86 U 36081 05138 244222744251 caffe.menerva@gmail.com facebook/instagram: Caffè Menerva

Un ricordo sentito sarà espresso il 30 agosto 2024 dai soci dell’Associazione Lago di Bolsena e dal loro presidente Enrico Calvario in occasione dell’incontro aperto al pubblico che si terrà alle 18.30 presso il resort Il Caminetto a Montefiascone. “

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