Redazione
Viterbo,22.7.24
Non ancora a mezz’estate è possibile conoscere la effettiva consistenza del turismo balneare nella Tuscia, però, qualche segnale negativo è già apparso.
La presenza turistica sulle coste della Provincia concentrata nella sabbiosa costa tra Tarquinia e Montalto di Castro nei suoi 37 kilometri di estensione, nonostante l’impegno degli operatori e delle amministrazioni comunali, ha registrato tra giugno e la prima metà di luglio una flessione non tanto per la durata dei soggiorni, ma anche per il “mordi e fuggi” dei fne settimana.
Analoga situazione sul Lago di Bolsena, dove la presenza di turisti, per lo più di provenienza nord europea, è in parte mancata. Meno targhe olandesi in città e meno bandiere germaniche sulle barche sul Lago.
Difficile analizzare il perchè.
Certamente per un’analisi completa bisognerà attendere settembre, ma sin da oggi si può pensare che una crisi sulle disponibilità finanziarie dei turisti d’oltralpe sia la causa di qualche deficit di arrivi e permanenze. Il portafoglio degli europei non si è ridotto solo per gli italiani.
Mentre, l’offerta turistica balneare sulle coste tirreniche della Provincia può essere in concorrenza con i vicini lidi, quindi gli spostamenti limitati per analoghe situazioni di spiagge nel Lazio, il Lago di Bolsena, rappresenta un unicum. Le sue cristalline acque (checchè qualcuno non sia d’accordo) le sue coste, le sua isole edi ridenti paesi che vi si affacciano, rendono il Lago di Bolsena appetibile proprio a quel pubblico di turisti cui il sole accecante delle spiagge e l’acqua salata al mare, rappresenta un problema. Se famiglie intere percorrono migliaia di kilometri prima di venire tra noi sul Lago un motivo c’è ed è unico.
Su lago si godono gli stessi benefici balneari e di esercizio della nautica in un ambiente più verde e tranquillo, proprio quello che tanta popolazione, che cerca una vacanza,può trovare insieme ad un’offerta alberghiera meno costosa in associazione con esigenze culturali.
I conti si faranno a fine stagione, ma si sa, la statistica non è una scienza “esatta”.