di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo, 8.7.24
Tra le tante bislacche inizitive della amministrazione comunale Frontini non poteva mancare la pubblicizzazione urbi et orbi della prova tecnica della nuova Macchina di Santa Rosa.
In passato sempre fatta, ma in luoghi appartati (Poggino, terme) e, qualora eseguita su parte del percorso standard, a conoscenza di pochi.
Invece quest’anno, massima pubblicità sui media, quasi che fosse un trasporto di prova un vero trasporto della Macchina di Santa Rosa ante litteram.
Ed allora, dopo il montaggio pubblicizzato al massimo dell’assemblaggio del la macchina in p.zza del Plebiscito, ecco che, nonostante l’ora mattutina di una domenica, una moltitudine di persone è accorsa a godersi lo spettacolo.
Non essendo stato previsto alcun accorgimento per la sicurezza degli astanti, il tragitto p.zza del Plebiscito/P.zza Verdi, è avvenuto regolarmente. Sia sempre ringraziata Santa Rosa.
Ma se il collaudo non riiuciva, se la macchina di bloccava, “trennicava” e c’era bisogno di una fermata, come ci si metteva con la moltitudine di persone che la seguiva ?
Tutto è andato bene,prova superata nonostante il vento da sud già dal mattino spirava gagliardo, nessun inconviente nei passaggi stretti del Corso.
Ma, a questo punto, essendo la Macchina praticamente allestita, la sorpresa di come sia stata realizzata e come sia stata ideata e disegnata da Raffaele Ascenzi non ci sarà. Tanti l’hanno già vista e chi, non era ad assistere al passaggio, ha le foto pubblicate sui giornali per averne nozione.
Certamente il passaggio in ora notturna con le luci e le fiaccole è un’altra cosa. Di “regola”, osservare la macchina di Santa Rosa di giorno davanti al sagrato della Chiesa di Santa Rosa ferma, spenta dei lumini e dei faretti come sempre avviente dopo il trasporto, è una delusione.
Vabbè, aspettiamo la sera del 3 settembre per dire se Dies Natalis è un progetto riuscito e gradito al popolo viterbese.