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Carlo Acutis diventa Santo, nato nel 1991, morto nel 2006. Il Santo dei giovani,patrono di internet

Il Beato Carlo Acutis

riceviamo e pubblichiamo quanto il prof Giuseppe Brienza ci ha fatto avere

Viterbo.30-6-24

Carlo Acutis, da domani santo e compagno di viaggio per tutti i giovani

Questo ragazzo pieno di vitalità morto a 15 anni per leucemia fulminante, al quale sono già stati riconosciuti diversi miracoli, sarà proclamato da Papa Francesco primo “santo dei millennial”

di Giuseppe Brienza

Come annunciato fin dal 19 giugno scorso dall’Arcivescovo Diego Ravelli, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, domani mattina (alle ore 9) si terrà in Vaticano, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico, un Concistoro Ordinario Pubblico nel quale Papa Francesco canonizzerà vari beati fra i quali il giovane Carlo Acutis, fedele laico molto noto nel nostro Paese, nato il 3 maggio 1991 a Londra (Inghilterra) e morto il 12 ottobre 2006 a Monza. C’è attesa in particolare per il giorno che sarà fissato per la solenne celebrazione di canonizzazione che, secondo alcuni osservatori, sarà fissata a ottobre o addirittura all’inizio del 2025

Proclamato beato da Papa Bergoglio il 10 ottobre 2020, Carlo Acutis era un ragazzo pieno di vitalità che, per molti aspetti assomigliava a tanti suoi coetanei. Amante della natura, praticante di vari sport e, soprattutto, grande appassionato di informatica, è considerato per questo patrono di internet. Il tratto caratteristico della sua vita è stato quello di aver messo tutto il proprio tempo, le sue doti e qualità a servizio degli altri, in particolare dei più deboli e poveri, sia dal punto di vista materiale, aiutando i compagni nello studio o portando coperte e cibo ai senzatetto, sia dal punto di vista spirituale, facendo il catechista e realizzando alcune mostre su internet, come quella sui miracoli eucaristici (www.miracolieucaristici.org).

Anche la storia del secondo miracolo che lo ha condotto alla canonizzazione porta il segno di quella cura e attenzione verso il prossimo che l’ha sempre contraddistinto. Tra i tanti pellegrini che si sono recati sulla sua tomba ad Assisi, infatti, l’8 luglio 2022 c’è stata anche Liliana, una giovane madre originaria della Costarica. La sua preghiera è per la figlia che, sei giorni prima, il 2 luglio, era caduta nella notte dalla bicicletta mentre tornava a casa nel centro di Firenze, dove si trovava per studiare. La notizia che gli era giunta dall’ospedale Careggi era funesta: trauma cranico molto grave, intervento di craniotomia, asportazione dell’osso occipitale destro per diminuire la pressione, speranze di sopravvivere ridotte al lumicino.

Quel 2 luglio, la segretaria di Liliana comincia a pregare il beato Carlo Acutis e l’8 Liliana stessa andò ad Assisi. Quello stesso giorno l’ospedale informa: Valeria ha ripreso a respirare spontaneamente, il giorno dopo riprende a muoversi e parzialmente a parlare. Di lì in avanti è uno di quei casi in cui i protocolli medici si fanno da parte. Il 18 luglio la Tac mostra la scomparsa dell’emorragia e l’11 agosto la ragazza viene trasferita per la terapia riabilitativa, ma dopo solo una settimana è chiaro che la guarigione completa è ormai a un passo. E il 2 settembre madre e figlia si recano ad Assisi sulla tomba di Carlo a dire il loro infinito grazie a Dio per il miracolo ottenuto.

Il Concistoro di domani, per decisione del Santo Padre, decreterà la canonizzazione di altri beati italiani come il sacerdote Giuseppe Allamano (1851-1926), fondatore degli Istituti dei Missionari della Consolata e delle Suore Missionarie della Consolata e delle religiose Marie-Léonie Paradis (1840-1912) ed Elena Guerra (1835-1914).

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