di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,16.6.24
Non è bastato che Giancarlo Gabbianelli allorchè fu sindaco fece “danni con la pala” alla Città di Viterbo per la sua perversa gestione affaristica, nonchè del suo enturage, che ancora oggi prosegue l’attività disindaco conto terzi. Giancarlo Gabbianelli, modesto cancelliere di Tribunale, dette la scalata al “potere” dopo aver fato strame della comunità viterbese di destra che da decenni militava compatta nel Movimento sociale Italiano,
Costui, a suon di piroette varie tra un’elezione ed anche una sotto il simbolo di Fiamma Tricolore (segretario nazionale Pino Rauti), danneggiò l’elezione di Nando Signorelli mitico rappresentante della destra, e, per caso, divenne sindaco di Viterbo.
Per la smania dei suoi accoliti ha generato in Città mostri edilizi, per la sua smania di potere comunale, ha costituito società partecipate per la gestione dell’acqua,dei rifiuti e del trasporto pubblico, tutte poi fallite e restate sul gobbo dei contribuenti viterbesi.
Gabbianelli, sempre definitosi cultore ed ammiratore dell’epoca fascista (bastava entrare nella sua stanza in Tribunale per vedere alle pareti affissi manifesti d’epoca), ha ridicolizzato una realizzazione viaria, eseguita a Viterbo durante il ventennio, ordinando la chiusura al traffico veicolare di via Marconi. L’inizio della fine del centro storico Viterbese.
Ovviamente, nessuna forza politica ha dato fiducia a Giancarlo Gabbianelli per cui alcuna candidatura gli fu in seguito mai offerta. Era facile per tutti i dirigenti nazionali di partito aver capito la sua indole politicamente dubbia.
Ma no.
Non potendo quindi “contare” in proprio, è diventato pigmalione e sponsor di una ragazza, Chiara Frontini, proveniente ideologicamente per famiglia dal centro-destra. Insieme, hanno messo su un movimento cittadino nel 2018 chiamandolo “2020” manco quella data, ormai remota, significasse qualcosa. Ormai è anche una data passata.
Purtroppo, i viterbesi di centro-destra, tappandosi il naso, l’hanno eletta sindaco nel 2022, più per protesta con i partiti di centro-destra presentatosi divisi e per evitare la sciagura di avere un centro-sinistra al Comune.
Il resto è noto. Il fallimento della Giunta Frontini è sotto gli occhi di tutti.
Non serve elencare (servirebbe un’Enciclopedia Treccani) gli insuccessi della Frontini sul piano politico, istituzionale e morale, “Notoria non egent probatione”,
In conclusione, i fallimenti dell’allora Giunta guidata da Gabbianelli si perpetuano ancora oggi.
Il Sig. Gabbianelli,ancora oggi si beffa dei cittadini viterbesi, lodando ed imbrodando la sindaco Frontini anche in occasione della “inaugurazione” (rectius riapertura ieri) di un giardinetto accanto alle mura in v.le Capocci costato, per l’inutile “restauro”, denaro pubblico.
Allora è proprio vero: Gabbianelli è ancora sindaco di Viterbo !