Riceviamo e pubblichiamo
Viterbo,11.6.24
Il prossimo venerdì 14 giugno alle ore 18.00 nella sede di Spazio Corsaro in via Ripetta n.20 a Chia (Vt) Rosella Lisoni presenterà la sua ultima fatica letteraria: Pier Paolo Pasolini un’anima divisa in due. L’arte di essere diverso.
Con lei dialogherà Pietro Benedetti: attore, regista e narratore di comunità. L’evento è promosso dall’Associazione Roccaltia Musica Teatro presso Spazio Corsaro e La Torre della Tuscia.
L’autrice in dialogo con il grande intellettuale del secolo scorso, si incammina lungo il sentiero della sua arte, accennando alla storia familiare, all’infanzia, agli anni giovanili, che profondamente hanno caratterizzato la sua produzione artistica.
Nel libro, “quasi una narrazione” suggerisce l’autrice, viene focalizzata l’attenzione sull’universo femminile, sui numerosi viaggi compiuti da Pasolini, specchio di un viaggio interiore nel profondo del suo io.
L’ambito poetico, cinematografico, letterario vengono tratteggiati con passione e ammirazione, accenni al sentimento del sacro – fil rouge di quasi tutta la produzione artistica del più controverso autore del 900.
L’ultimo capitolo del libro è dedicato al legame profondo esistente tra Pasolini e la Tuscia, luogo scelto come ultima dimora, rimando al suo amato e mai dimenticato Friuli, luogo incontaminato e luogo di pace.
Il suo buen retiro, la sua oasi di pace, il suo luogo del cuore, e del sacro in cui trascorse felicemente gli ultimi cinque anni di vita, acquistando il Castello di Colle Casale conosciuto come Torre di Chia. Luogo dell’intimità, rifugio artistico, ma soprattutto luogo incontaminato in cui recuperare quel passato arcaico a lui così caro.
Il Pasolini feroce moralista, critico verso la società omologata in cui il linguaggio del corpo, fisico, mimico è divenuto uguale per tutti, trovava la sua oasi di pace nell’amata Torre di Chia
Fu lì che scrisse parte del suo romanzo postumo Petrolio, Lettere Luterane e Trasumanar e organizzar.
Durante la lettura del libro il lettore sarà condotto all’interno del complesso e affascinante universo pasoliniano, in cui trovano dimora elementi onirici, paure esistenziali, fine erudizione, passioni e dolori, senza mai tralasciare la fiducia nella forza della letteratura in grado di salvare e guarire il mondo.
La Torre della Tuscia