Redazione
Viterbo,19.5.24
Nel furore frontiniano di rivoluzionare (però in minus !) la città di Viterbo è compresa la ripaventazione di piazza del Comune dove gli storici sampietrini che sostituirono i lastroni di peperino originali (finiti chissa dove), saranno rimpiazzati da nuovi di zecca, fior di segheria, quindi fragili e per nulla invecchiati come si dovrebbe, questi lastroni, quindi, appariranno come un piano di cemento, andranno a far scomparire una curiosità nascosta della nostra Città
Parliamo di quattro pentalfa disegnati con i sampietrini in occasione di un lavoro di mezzo secolo fa.
Non tutti lo sanno, ma in piazza del Comune sono infatti presenti quattro stelle a cinque punte, che ora, con i lavori di manutenzione, potrebbero sparire per sempre. L’origine di questi disegni – fatti con i sampietrini – secondo fonti attendibili risale agli anni ‘70, quando la pavimentazione prese le caratteristiche odierne. Un operaio della ditta alla quale erano stati commissionati i lavori, si dice un massone viterbese, avrebbe deciso di sistemare i pentalfa agli angoli del piazzale. Il simbolo in questione, infatti, appartiene alla semiotica massonica: questi particolari pentagrammi geometrici furono teorizzati da Pitagora, il quale sosteneva contenessero la sezione aurea, una complessa formula matematica che consente di creare delle figure geometriche con proporzioni perfette.
Indubbiamente la povertà culturale della Sindaco e dei suoi assessori non ha interesse conservare una presenza nella nostra città di qualcosa che non sia ordinario, ma particolare, che rappresenta un motivo di interesse in più per visitare Viterbo, città ricca di cose nascoste.
Un’attenta osservazione culturale (che d’altronde manca del tutto) avrebbe potuto consentire di mantenere i sampietrini cola dove appaiono le quattro stelle pentalfa.
Diamoci da fare, forse siamo ancora in tempo