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Avremo presto il santo “patrono del Web”: Carlo Acutis

La tomba in Assisi del beato Carlo Acutis

Riceviamo e pubblichiamo

Viterbo,24.5.24

Presto il “patrono del web” sarà proclamato Santo in occasione del prossimo Concistoro convocato dal Santo Padre

di Giuseppe Brienza

Ieri mattina (23.5.24) Papa Francesco ha ricevuto in Udienza il card. Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, autorizzandolo a promulgare i Decreti riguardanti il riconoscimento di otto miracoli ottenuti grazie all’intercessione di altrettanti beati e servi di Dio, cinque dei quali italiani. Fra questi, rende noto la Sala Stampa vaticana, c’è anche il giovane beato Carlo Acutis, fedele laico molto noto nel nostro Paese, nato il 3 maggio 1991 a Londra (Inghilterra) e morto il 12 ottobre 2006 a Monza.

Proclamato beato da Papa Bergoglio il 10 ottobre 2020, Carlo Acutis assomigliava a tanti suoi coetanei: amante della natura, praticante di vari sport e, soprattutto, grande appassionato di informatica, ciò ha indotto a considerarlo il patrono di internet. Il tratto caratteristico della sua vita è stato quello di aver messo tutto il proprio tempo, le sue doti e qualità a servizio degli altri, in particolare dei più deboli e poveri, sia dal punto di vista materiale, aiutando i compagni nello studio o portando coperte e cibo ai senzatetto, sia dal punto di vista spirituale, facendo il catechista e realizzando alcune mostre su internet, come quella sui miracoli eucaristici.

Anche la storia del secondo miracolo che lo porterà alla canonizzazione porta il segno di quella cura e attenzione verso il prossimo che l’ha sempre contraddistinto. Tra i tanti pellegrini che si sono recati sulla sua tomba ad Assisi, infatti, l’8 luglio 2022 c’è stata anche Liliana, una giovane madre originaria della Costarica. La sua preghiera è per la figlia che, sei giorni prima, il 2 luglio, era caduta nella notte dalla bicicletta mentre tornava a casa nel centro di Firenze, dove si trovava per studiare. La notizia che gli era giunta dall’ospedale Careggi era funesta: trauma cranico molto grave, intervento di craniotomia, asportazione dell’osso occipitale destro per diminuire la pressione, speranze di sopravvivere ridotte al lumicino.

Quel 2 luglio, la segretaria di Liliana comincia a pregare il beato Carlo Acutis e l’8 Liliana stessa andò ad Assisi. Quello stesso giorno l’ospedale informa: Valeria ha ripreso a respirare spontaneamente, il giorno dopo riprende a muoversi e parzialmente a parlare. Di lì in avanti è uno di quei casi in cui i protocolli medici si fanno da parte. Il 18 luglio la Tac mostra la scomparsa dell’emorragia e l’11 agosto la ragazza viene trasferita per la terapia riabilitativa, ma dopo solo una settimana è chiaro che la guarigione completa è ormai a un passo. E il 2 settembre madre e figlia si recano ad Assisi sulla tomba di Carlo a dire il loro infinito grazie a Dio per il miracolo ottenuto.

Nel corso dell’Udienza concessa al card. Semeraro il Santo Padre ha reso noto che la canonizzazione di Carlo Acutis, assieme a quella del sacerdote Giuseppe Allamano (1851-1926), fondatore degli Istituti dei Missionari della Consolata e delle Suore Missionarie della Consolata e delle religiose Marie-Léonie Paradis (1840-1912) ed Elena Guerra (1835-1914) avranno luogo in occasione del prossimo Concistoro, che sarà convocato a breve.

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