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“La strage negata” ovvero il volo aereo Roma-Palermo AZ 112 del 5 maggio 1972.

"La strage negata" ovvero il volo aereo Roma-Palermo AZ 112 del 5 maggio 1972.

riceviamo e pubblichiamo

Viterbo,8.4.24

E’ possibile oggi fare chiarezza sulla strage di Montagna Longa?

Sull’aereo di linea Alitalia DC- 8- 43 volo AZ 112 partito dall’aeroporto di Roma-Fiumicino e diretto all’aeroporto di Palermo-Punta Raisi che, il 5 maggio 1972, si schiantò in fase di atterraggio contro la Montagna Longa tra il territorio di Cinisi ed il territorio di Carini, in provincia di Palermo, nei pressi dell’aeroporto di Palermo-Punta Raisi?Lo schianto causò la morte di tutti i passeggeri a bordo e di 7 membri dell’equipaggio.Un giallo ancora irrisolto, uno dei tanti misteri italiani che vede oggi alcuni dei familiari delle vittime impegnati in prima persona per avere giustizia dei propri morti.Per discorrere di questo e di altre problematiche legate al caso l’associazione culturale La Torre della Tuscia propone il 13 aprile al Museo Nazionale Etrusco Rocca Albornoz di Viterbo alle ore 17.00 la presentazione del libro: Settanta, il poliziotto e la strage negata di Fabrizio Berruti.
Un libro corale, quasi una sinfonia, che dà voce ai diversi personaggi: alcuni coinvolti nella strage, altri che, sebbene non coinvolti in prima persona, si sono trovati a subirla.Giornalisti, politici, sindacalisti, militari, intellettuali del tempo, ognuno con la propria voce, compongono il mosaico del libro.Un libro rigoroso, che non omette di descrivere in modo dettagliato, profondo e articolato anche le vicende amorose che in quegli anni si intrecciano tra i giornalisti italiani che contribuirono a scrivere una pagina importante della nostra storia.La saggista Rosella Lisoni dialogherà con l’autore, interventi di Enrico Bellavia: direttore de l’Espresso e dell’avvocato Stefano Maccioni: legale della famiglia del pilota Bruno Dini e di Roberto De Re: nipote del Comandante Roberto Bartoli.Non mancheranno letture di Anna Maria Fausto – docente Unitus e performance dell’attore, regista e narratore di comunità: Pietro Benedetti. Un evento importante, doveroso e necessario, per non dimenticare.

PS: Si legga il nostro Articolo publicato il giorno 8.3.24 su queste colonne

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