Redazione
Viterbo,17.3.24
Non bastassero le Ordinanze del Sindaco di Trevignano, i fulmini della presidenza della Riserva naturalistica Bracciano Trevignano, il batti e ribatti di ricorsi al TAR che adesso, anche un importante adepto della veggente sig.ra Cardia, fa valere i suoi diritti.
Precisamente sulla proprietà di un’importante statua della Madonna del vlaore di 4mila euro che era stata posta in una teca di vetro sulla sommità della collina soprastante l’abitato di Trevignano Romano, costituente peraltro opera edile abusiva, che i donatore ha chiesto in restituzione.
Quest’ultimo, precisamente tale sig. Avella, che ha a suo tempo ebbe presentare querela per il raggiro nel quale era caduto credendo alla veggente cui aveva versato un’importante somma, ha riottenuto la restituzione, non sappiamo se per via di giustizia, o di interesssemento della Curia di Civita Castellana, che recentemente ha bollato le “apparizioni” della Madonna al Poggio Le Rose, una manifestazione non religiosa.
Si smonta quindi il fittizio santuario e le presunte “comunicazioni” tra la Madonna e la sig.ra Cardia come manifestazioni miserande volte ad ottenere risorse per vendita di beni sacri (vedasi peccato di simonia)
Pensavamo che dopo la sceneggiata che commisero i coniugi Gregori a Civitavecchia che si inventarono la Madonnina di Pantano (anno 1995), nessuno più si prendensse l’ardire di incantare le folle con lacrimazioni di una statuetta artefatta della Madonna e trarne vantaggio economico personale.