di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,9.3.24
Si dice che Mao Tse Tung affermasse: “Non mi interessa se il gatto è bianco o nero, l’importante che mangi i topi (da leggere, capitalisti)”.
Saggezza cinese per esprimere che non è la differenza di qualcosa ad ottenere risultati, ma la capacità. Infatti, è per tutti noto, che i gatti, di qualunque colore, anche di specie, danno la caccia al topo con identico risultato.
Quindi, lo sperticarsi di qualcuno, vedi Patrizia Noraristefano (Assessore al Comune di Viterbo), o il dr. Vinci (Capo della Polizia) e quanti altri perchè il posto di Questore di Viterbo e capo della Provincia sia al femminile, è cosa inutile, direi becera, mossa soltanto dalla sbornia della ricorrenza del 8.marzo che celebra la donna, manco fosse questo genere una razza in estinzione. Anzi, risulta che sul Pianeta Terra il genere femminile sia in maggioranza su quello maschile.
D’accordo, se il genere femminile è in maggioranza, non è però detto che sia pari quello maschile in attività dove solo coloro in possesso del testosterone sono in grado svolgere. Se il creatore, ha stabilito un differenza di genere, nessuno può pretendere la parità e di questo anche il Sommo pontefice Francesco ne ha dato atto con disdoro dei seguaci alle teorie gender.
E’ ovvio, che nelle attività ormai non più brutalmente manuali come indispensabili e necessarie nei millenni passati, il maschio abbia avuto importanza, ma oggi, una parità di genere nella quasi totalità delle umane esisgenze ben può essere svolta da donne.
Però, pretendere che alcuni posti che “contano” debbano essere per “forza” occupati da donne è pretestuoso e deviante.
Se una donna dimostra capacità di comando, ben venga essere a capo di un ufficio, di un’azienda, ed anche ricoprire funzioni pubbliche, però, questo, non solo, perchè donna.
La partità tra sessi, che assolutamente non può essere biologicamente, lo può certamente essere per la spiritualità dell’essere umano, senza differenze.
In definitva, qualunque donna, se dimostra valere, ben venga a “sostituire” il maschio.
Guardandoci intorno a noi, in Italia ed in Europa, sono proprio donne valide a governare, anche molto, meglio, dei colleghi uomini che le hanno precedute nelle rispettive cariche.
In definitva, ricordiamo il detto di Mao, non è il colore del gatto, che fa la differenza, ma la capacità di giungere al risultato.