di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,17.3.24
Sempre Roberto Pomi, che evidentemente mi legge (un sesto lettore, allora !), afferma esserci il “sonno della ragione” nei confronti di chi descrive esserci come “mostro”(Fabio Cavini) ed anche “mostra” (Chiara Frontini) in Comune di Viterbo e di sguazzare, per becero mercato politico, per la situazione in cui i predetti si trovano.
Falso, falso, falso.
Ciò che viene scritto, per es., da questo giornale è frutto di “stefanpensiero” del suo Direttore, quindi, un pensiero che certamente non sarà da tutti condiviso, ma tant’è.
Non ho personale astinenza di potere (mai avuto) e ne attendo da chicchessia tornaconto. Avvicinandomi agli 80 anni, quindi parlando da un’alta tribuna cui mi pone l’esperienza, forse buona o anche cattiva, ma inevitabile per chi è nato prima ed ha visto tante cose e vissuto esperienze.
Non sono portavoce di nessuno, nemmeno di coloro dei partiti del centrodestra dove le mie intenzioni di voto si rivolgono.
Da loro non ricevo nemmeno particolari comunicati stampa e le notizie che do, vengono da fonti frutto di mie ricerche. Figuriamoci veline o prebende.
Eziandio, ho notizie “particolari” dal Palazzo di Giustizia che per decenni ho frequentato, mai, neppure, fattomi valere per averle nonostante le mie pregresse attività praticate in quel palazzo.
Tutto limpido e lineare. Nessun accanimento per nessuno, ma solo critica politica e soprattutto amministrativa nei confronti dell’attività della Giunta Frontini che giudico fallimentare,(non da solo, però). se se non per esigenza di informazione. Dalle mie pagine, mai “macchina del fango”, quindi neppure un capzioso articolo sulla apertura di di un fascicolo in Procura dopo la denuncia-querela di Bruzziches nei confronti dei coniugi Cavini, essendo la notizia data da qualcuno solo un gossip, essendo la apertura di un fascicolo penale in Procura un dovuto atto normale che si fa anche nei confronti di ignoti.
Quello che mi sento però, controbattere la tesi del silenzio che Roberto Pomi accredita a favore degli indagati Cavini-Frontini e precissmente quello che mantengono ben otto assessori (meno uno, Sgarbim contumace da mesi) ed i 18 consiglieri di maggioranza. Normalmente, in ogni precedente consigliatura, si è osservato che spesso, in occasione di voto, qualche consigliere ebbe dichiarare un distinguo, anzi pure votato contro le proposte del Sindaco ed altrettanto nella dialettica di Giunta quando, qualche delibera non tuttà era conforme per qualche assessore.
Nella consigliatura Frontini, invece, silenzio, tutti accucciati. L’unica voce che ha sommessamente parlato è stata quella di Ugo Poggi, Nessun altro parla. Tra gli Assessori, solo Aronne rilascia interviste e si fa vedere per giustificare qua e la le contestate opere pubbliche dell’era Frontini, sempre però celebrando la Sindaco.
Ma perchè costoro non parlano ?
Perchè anche la fuggitiva avv. Chiatti, non spiega appieno le sue ragioni del divorzio, prima dal seggio di Presidente del consiglio, poi, della maggioranza ?
A mio parere, ripeto, solo mio parere, è il timore di tutti di ricevere fulmini dalla Sindaco, che poi non sembrerebbero siano solo politici ma anche fisici.
Ha parlato solo Bruzziches. Ascolteremo, quando sarà reso possibile, la registrazione di ben tre ore di “convenevoli” durante la nota cena a quattro in casa Cavini ed allora, ma solo allora, avremo certezza del metodo Frontini per governare la sua maggioranza. Oggi solo ipotesi, ma, tre indizi, fanno una prova.
Per adesso, nulla, bocche cucite dovunque.
L’atteggiamento delle “tre scimmiette”: “non vedo, non sento, non parlo” che pare sia praticato dai consiglieri ed assessori si maggioranza, puzza. Ma di che ? di rappresaglie. Ma non è questo un metodo democratico di governare una Città.