di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,20.12.23
L’anno 2021 di questi tenpi, poco prima di Natale, andò in scena la fine della consigliatura Arena, Si spaccò la maggioranza, i consiglieri di FdI si dimisero avanti ad un notaio ed il buon Giovanni Arena tornò a casa.
Poi, il Comune di Viterbo fu amministrato sino al giugno successivo da un Commissario per poi salire sul più alto scranno del Comune Chiara Frontini che da anni lo reclamava. “E’ ora” fu il suo motto elettorale. I viterbesi, me compreso, abboccarono alle lusighe di un governo cittadino diverso da certi schemi anche per togliere di mezzo la sinistra rappresentata dallo squallido PD., Ma, solo dopo un anno, tutti pentiti. Più di uno invoca il nome Troncarelli, che fu battuta, ma che, certamente, PD a parte, avrebbe governato meglio.
Adesso, sotto Natale, la sua maggioranza in Consiglio ricchiola.
Il “pugno di ferro” imposto ai consiglieri dalla energica Sindaco mette tutti a tacere, un vero diktat che cancella ogni aspirazione di qualcuno voler porre rimedio alla devastante consigliatura in corso,
Ma nulla. Chiara Frontini, con prosopoea degna del peggior tipo, pratica nel sistema interno del suo movimento un atteggiamento chiaramente antidemocratico e di conseguenza prosegue la sistematica demolizione della Città di Viterbo.
I suoi assessori, vedansi Aronne e Floris si rinfacciano il flop della progettazione della ciclovia senza però dichiarare pubblicamente chi dei due fu il progettista di questa ‘”opera” che, cosi come si vede realizzata oggi, è semplicemente ridicola e presto finirà commentata al ridicolo nel noto programma serale di Canale 5.
Ormai in città, il consenso della Frontini e dei suoi è evaporato. Non c’è categoria economica che la sostenga, non c’è semplice cittadino che non si adiri giornalmente per le condizioni precarie in cui versa la Città.
Altro che preparativi per il Giubileo dell’anno prossimo ! Questo evento poteva portare a Viterbo pellegrini curiosi di visitare l’unica città al mondo che dopo Roma ha accolto una sede papale (quella di Avignone, fu una cattività, cioè imposta politcamente) ma di preparazione non si dice nulla, per non parlare della candidatura di Capitale Europea della cultura di cui peraltro neppure, magari per ischerzo se ne parla.
Che sperare ? A questo punto solo nella fine delle Festività, cioè, come si dice. “Befania, tutte le feste si porta via”, quindi, dopo il 6 gennaio, il crollo della consigliatura Frontini prima che venga il Carnevale (dal 17 gennaio), perchè tanto di carnevalate amministrative la Giunta Frontini ce ne ha fatto avere ad abbondanza, e non è necessario “goderle” altre..
