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Scampato pericolo: le scorie nucleari non vengono più portate nella Tuscia

Una soluzione inaspettata

Non più nella Tuscia questi bidoni

Redazione,

Viterbo,2.12.23

Certamente una buona notizia per la Tuscia. Non certo per iniziativa dei sindaci dei 22 comuni della Provincia di Viterbo i cui territori erano stati indicati come sito ritenuto idoneo per lo stoccaggio di scorie nucleari, ma del Governo Meloni che, con l’approvazione del Decreto legge “Energia” da parte del Consiglio dei Ministri del 27 novembre scorso, prevede che siano i comuni liberamente ad ospitare un deposito, quindi, nel nulla ogni precedente mappa che dei 67 siti elencati che ne prevedeva ben 22 presso di noi.

Un Sindaco, però, ha gia avanzato domanda di ospitare il sito. Si tratta quello di Trino Vercellese (proprio quel comune che con la centrale nucleare li ha prodotti), certo che nessun pericolo possa rappresentare un tale deposito. Comunque, il comune, potrà godere di compensazioni.

La decisione finale spetta alla SOGIN, la società che a suo tempo fu incaricata di individuare i siti ideonei ed a tutte le pratiche di decommisioning.

Per adesso, e speriamo per sempre, i nostri comuni della Tuscia sono “salvi”.

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