Redazione
Viterbo.14.12.23
Parole, parole, parole dell’assessore Emanuele Aronne, ma di fatti in favore dello sport cittadino, poco o nulla, Anzi, più nulla, che poco. Siamo arrivati a chiudere un classico “tempio” dello Sport: Lo Stadio Rocchi. Anche se inserito come impegno morale l’accettazione di un “codice etico nel Regolamento per assegnazione impianti sportivi comunali, è ancora troppo poco.
L’assessore Aronne ha convocato avanti a se le società sportive viterbesi, ma non sappiamo se anche le Benemerite del CONI,tra cui spiccano il Panathlon Intenational, l’ANSeMES e Veterani dello Sport, per illustrare il Regolamento sulla gestione degli impianti sportivi promulgato dal Comune che comprende all’art. 3 il “Codice etico”.
In pratica, la società sportiva che usufruisce degli impianti sportivi di Viterbo (ma quali ?) dovrà sottoscrivere l’accettazione del Codice etico dello sport che insieme al necessario sviluppo psicofico dei cittadini, dovrà essere adottato come strumento di promozione ed incentivo per i valori dello sport, cioè competizione sana, aliena da inquinamenti di ogni genere dal doping, alle scommesse, alla discriminazione razziale e di genere.
Tutti questi valori, da oltre mezzo secolo sono proprio quelli promossi dal Panathlon International che fa del fair play nello sport la sua mission mondiale. A Viterbo, esiste un Club dal 1966, e sempre rimasto promotore della pratica del Fair play nello Sport sia da parte degli atleti che degli spettatori. Forse l’impegno di questo alla base della delibera comunale ?
I buoni propositi del Comune di Viterbo di aver posto nel Regolamento per la gestione degli impianti sportivi comunali l’accettazione da parte degli utilizzatori del “codice etico” rischia però restare lettera morta per la scarsezza di impianti sportivi comunali e sopratutto per la mancata progettazione di nuovi.
Almeno si riapra lo Stadio Rocchi !