di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo.4.11.23
Neanche il più zelante dei grillini poteva arrivare a tanto !
Ma la Frontini, si.
La sua “guerra” alla circolazione stradale su auto privata prosegue impeterrita. Conseguenza: Viterbo centro sarà abbandonata.
Altro che rivitilazzione del centro storico ! Sarà sempre più deserto.
Ultima notizia: davanti al Grandori non sarà più permesso sostare.
Ci saranno poste fioriere a “protezione” dell’entrata del portone, del noto Bar e delle attività economiche che ivi si trovano.
Riteniamo che nessuna di queste realtà cittadine abbiano reclamato un simile divieto di sosta. Se ce ne fossero, la Giunta, ce lo facesse sapere.
Pertanto, la Frontini ed i suoi proseguono passo dopo passo alla distruzione della vivibilità di Viterbo e l’uso della Citta, senza dare ascolto a chi la nella Città vive, lavora ed anche a….tempo perso, ci passeggia.
Istituire un divieto di sosta, peraltro pure tariffato da “Strisce Blu” davanti al Grandori, costituisce un vulnus per le attività presenti.
Anche se è vero, che una certa deregulation di sosta spesso si verifica, è altrettanto pur vero che i portici del Grandori ospitano importanti centri di socialatà viterbese, quindi:la fermata di un’auto, in attesa di prendere un caffè, di portare un documento in uno studio legale, di acquistare un mazzo di fiori o scambiarsi un saluto ai tavolini, non ha mai dato problemi alla circostante circolazione.
La decisione unilaterale della Giunta, che neppure ha dato puntuale avviso dell’inizio dei lavori e di conseguenza assicurato alle casse comunali qualche diecina di multe per divieto di sosta, va nel senso di “distruggere” il Centro storico ad assolutamente promuoverlo.
Non sarà difficile osservare, tra qualche tempo, che qualche attività oggi presente nel palazzo Grandori traslochi fuori le mura, con buona grazie dei costruttori edili che hanno trasformato la periferia in un campo profughi delle attività commerciali una volta presenti al centro storico.
E’ ovvio che un’ amministrazione comunale cosi dannosa non possa proseguire il suo perverso cammino