di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,9.11.23
“notoria non eget probatione” dicevano i nostro progenitori latini, quindi, i pasticci che sta crendo la Giunta Frontini potevano essere previsti sin dalla sua candidatura e dalla sua fortunosa elezione. Ma, che si arrivasse a tanto proprio non era immaginabile.
La Città di Viterbo, comune capoluogo di provincia, sarà l’unica italiana che quest’anno non avrà tra le sue mura lo spettacolo calcio.
Lo ebbe sin dai primi del secolo dove, prima dell’erezione negli anni trenta del secolo passato dell’attuale Campo sportivo, si giocava al calcio su un prato dove oggi c’è via Genova.
Adesso, terzo millennio avviato, a Viterbo, i tifosi delle squadre che portano il suo nome, FC Viterbo e US Viterbese sono costrette giocare sempre “fuori casa”
Di chi la colpa ? Dell’incapacità della Giunta di aver ritenuto avere la piena disponibilità dell’impianto, senza sapere che detto impianto sportivo era in parte della Regione, e poi, dopo che quest’ultima ne aveva rinunciato alla proprietà, la mancanza di un atto formale per il pieno trasferimento.
Conseguenza, la Socierà calcistica vincitrice del bando di assegnazione, dove in solitario aveva gareggiato, e che già immagiva poter giocare sul campo di Viterbo, sin da domenica prossima, non lo potrò fare.
Il main sponsor della FC Viterbo, Camilli, che aveva posto il suo integrale ingresso nella Società si è tirato indietro ed ha confermato che la FC Viterbo continuerà a giocare a Vignanello, cosi vanificando l’introito previsto per la città di Viterbo del canone previsto.
Dell”incompetenza della Frontini & c. ci si poteva pensare ancora prima della vittoria elettorale, ma che addirittura adesso renda possibile che il Campo Sportivo Rocchi resti deserto nella stagione calcistica 23/24 e che il Comune resti gravato di spese per mantenerlo senza ottenerne alcun rivavo, è il massimo.