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Fratelli d’Italia si conferma nella Tuscia come “Partito della Nazione”

Oceanica partecipazione al Congresso Provinciale di Fratelli d'Italia a Viterbo

L’affollata sala del Congresso

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,27.11,23

L’intenzione di voto espresso settimanalmente da importanti media lo annuncia, il Congresso provinciale di Fratelli d’Italia a Viterbo, lo confema.

Il partito di Giorgia Meloni è oggi il “partito della nazione” cioè quella che si può definire forza politica in grado attrarre il voto dei più e soprattuto delle più variate esigenze della popolazione.

Lo fu nel dopoguerra la Democrazia Cristiana, poi, nessuno, nemmeno i tentativi berlusconiani del passato.

Come ha riferito ieri a Viterbo Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei Deputati, nel suo intervento nel Congresso del partito tenutosi alle Terme Salus-Pianeta benessere, il successo delle tesi politiche della Meloni è nella differenza rispetto altre esperienze politiche, cioè il distacco dal passato modo di far politica e la novità di farlo diversamente.

La fine di Alleanza Nazionale fu quando il partito perse la qualità di gestire la politica nel modo tracciato da Almirante, ma di confondersi con altre realtà solo per governare. La forza di Fratelli d’Italia è oggi il suo modo di far politica in modo diverso, fuori dagli stereotipi schemi del passato, ed ecco il perchè del suo inossidabile consenso dopo un anno di governo.

Non è Fratelli d’Italia un movimento effimero di protesta che dopo aver raccolto milioni di voti precipita, ma un vero modo di far politica nazionale, europea, atlantica occidentale, come da sempre invocato da chi prima di Giorgia Meloni fu alla dirigenza di un partito nato dalle ceneri del dopoguerra, rimasto sempre presente, inossidabile nel programma di sviluppo dei valori nazionali, delle esigenze dell’impresa e dei lavoratori.

In passato, il “verbo” della destra non fu compreso dagli elettori, ma oggi alla luce delle misere esperienze della sinistra viene accettato come l’unica possibilità di poter governare l’Italia con continuità e saldezza, facendo restare l’Italia in Europa, nelle alleanze internazionali e di tutto quanto può essere utile per la salvaguardia della civiltà occidentale, cattolicesimo compreso.

Ieri a Viterbo, nel parterre del Congresso dove erano presenti oltre 500 persone, non tutte tesserate del partito, ma tutte interessate di ascoltare gli interventi presentati sul palco dai dirigenti dalle forze economiche, politiche e sociali della Tuscia che, all’unisono, in particolare quello di Mannino della CISL, hanno confermato la bontà dell’azione di governo in campo nazionale e della dirigenza locale per i problemi della provincia di Viterbo.

Osservando i volti delle centinaia di persone presenti nel salone del congresso e nella sale adiacenti era facile scoprire la differente origine culturale, sociale, di genere ed anagrafica, ma tutte unite nell’ascolto di quanto detto e tutte nella speranza di un futuro migliore proprio come promesso ed in parte gia visto dei programmi validi per tutti i cittadini italiani.

E’ veramente il caso di dire: Fratelli d’Italia, partito della nazione.

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