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Ennesimo incidente mortale a Viterbo. Perchè ? Ci sono strade non sicure

Alle solite,il cittadino sconta l'assenza della pubblica amministrazione comunale

Redazione

Vitebo,24.11.23

lL notizia della tragica morte di Giuseppe Conti, un uomo di spicco del centrodestra viterbese, ennesimo caduto nella guerra della circolazione stradale, merita qualche commento.

l’incidente è avvenuto sulla Strada Terme, cioè quella piccola arteria che collega la Tuscanese con la strada Procoio, affiancando il lato sude della Caserma Chelotti, a destra le piscine Carletti, poi incrocia la stradina che porta al Bulicame, passa davanti ad un noto ristorante e va verso Castel d’Asso.

Questa strada, una volta solo usata per viabilità locale è diventata oggi uno “snodo”,perchè dalla Tuscanese e viceversa, consente ad enormi TIR potersi recare presso le aziende agricole della zona Procoio Castel d’Asso per caricare ortaggi qui prodotti, ma destinati alla GDO italiana, ed anche estera. La pericolosità di questo tratto è nota, ma nessuno del Comune, responsabile della strada, ha imposto un divieto transito per autocarri o qualcosa di simile. Conseguenza, una stradina stretta, affiancata da alberi, con un innesto viario secondario (Il Bulicame) e curve, poi nel tempo diventata propaggine della superstrada che permette ai grandi TIR in uscita Viterbo Nord di recarsi presso le predette aziende agricole.

Un divieto assoluto di circolazione per detti mezzi, determina da subito una messa in sicurezza la confluenza della Tuscanese, testro di spettacolari incidenti, poi rende tranquillo l’accesso alle Piscine Carletti, ai campetti di padel, ad un vivaio, al noto ristorante Da Felicetta, e, da ultimo alla Terme dei Papi.

Non è noto come sia perchè il povero Conti sia andato a collidere con un camion 5 assi che proveniva in senso inverso, ma è chiaro, che, sia nell’ipotesi di uscita della sua auto dalla strada del Bulicame, o perchè percorreva la “Terme” verso la Tuscanese, poichè nel punto di impatto esiste una carreggiata molto stretta circondata da labero sia stato possibile che l’autista del camion sia stata costretta allargarsi verso sinistra per superare la curva, ma, di converso, altrettanto anche l’automobilista.

La verità purtroppo è, che la madre degli incidenti stradali non solo è per la sonsideratezza di guida degli utenti, ma per la condizione delle strade.

Non crediamo che il povero Conti, ultraottuagenario, stesse ieri sulla Terme intento prodursi in una prestazione velocistica e neppure la autista del camion.

Conclusione, la responsabilità è del Comune che non è stato capace e non nemmeno programma la messa in sicurezza del sue strade.

Pensa, infatti, solo alle biciclette ma non agli altri veicoli.

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