di Andrea Stefano Marini Balestra
Ecco puntuale la data del 2 novembre di ogni anno, che saldandosi con la festa di Ognissanti, consente addirittura ad un mini ponte che una volta durava sino al 4 novembre, festa della Vittoria e delle Forze Armate.
Il grigiore delle giornate novembrine, anche se quest’anno con temperatura di avanzata primavera, è proprio quello che serve per un momento di riflessione sul mistero della vita che, appunto visitando un camposanto, non può essere omessa.
Una lapide sul muro esterno del camposanto di San Lazzaro a Viterbo, ammonisce i visitatori: “Spettacolo della fine di tutti, scuola di pensieri migliori”. Sin da piccolo ho sempre ricordato quest’ammonimento. Nei cimiteri c’è la storia della nostra esistenza. La morte è una “livella” per tutti, non ci si può esimere. Pertanto, un visita al cimitero, a prescindere la visita alla tomba di un caro estinto, deve essere scuola di pensieri migliori, proprio come scritto sulla lapide all’ingresso.
Nella vita presente, viviamo, agiamo, pensiamo programmiamo tutto come se poi, ad un momento, tutto diventerà uguale. Certamente non un invito a non fare nulla ed aspettare ciò che mai potremo evitare, ma tenere sempre presente, che il nostro agire, sarà comunque utile per le future generazioni.
Noi esistiamo, perchè altri hanno esistito prima di noi, loro ci hanno trasmesso la vita come un atleta nella corsa a staffetta cede il testimone all’altro per portarlo al traguardo. Non dobbiamo interrompere la staffetta, dobbiamo correre per dare il testimone della nostra cultura, della nostra famiglia e della nostra appartenenza ad altri. Questa è la legge che sin dall’origine dell’ uomo sapiens sulla terra è stata osservata.
Il culto dei morti, che proprio le genti etrusche che abitarono presso le nostre contrade, hanno solennizzato, ci ha dato conoscere le loro usanze, la loro arte ed il modo di vivere, che hanno tramandato sino ai giorni nostri. Ma questa cultura è stata possibile per la scoperta dei loro cimiteri, come altrettanto nelle americhe dove i monumenti sepolcrali sono sopravissuti nei millenni, per non parlare delle piramidi egizie e dei monumenti romani sulle strade consolari.
Per gli antichi, il dialogo morti e viventi, era regolarmente praticato, quindi per questo dialogo la civiltà cresciuta in ogni spazio della terra si è tramandata
Distruggere un cimitero significa distruggere la civiltà. A questo purtroppo, tanti popoli che hanno dimenticato la umanità, si stanno dedicando.
Andiamo a visitare un cimitero, sia esso luogo di una tomba di famiglia o no, torneremo certamente a casa con “pensieri migliori”
Orari di visita ai cimiteri cittadini:
INFORMAZIONI UTILI APERTURA CIMITERI Commemorazione dei defunti, ecco una serie di informazioni utili riguardanti i cimiteri del territorio comunale di Viterbo. Il cimitero di San Lazzaro resterà aperto con orario continuato dalle 7.30 alle 17.00 anche domenica 29 ottobre e mercoledì 1° novembre. Dal 31 ottobre al 2 novembre compreso, per evitare l’eccessiva concentrazione di vetture all’interno del cimitero monumentale di San Lazzaro, pericolose anche per le persone in visita alle tombe dei propri cari, sarà sospeso l’ingresso alle auto generalmente autorizzate durante l’anno.A questo proposito viene ricordato che, come previsto da apposito regolamento comunale, il divieto di accesso alle auto resta confermato anche durante gli altri giorni festivi dell’anno. Dal 3 novembre le auto autorizzate potranno accedere nuovamente.Orario continuato anche per tutti gli altri cimiteri del territorio comunale, Bagnaia,San Martino al Cimino e Grotte Santo Stefano ovvero dalle ore 7.30 alle ore 17.00.
