Redazione
Viterbo,21.10.23
Tante parole inglesi invece di un bell’italiano che proprio Fabio Cavini usa nel suo simpatico eloquio toscano per presentare il progetto “Discover Tuscia” che prevede iniziative volte ad evitare un turismo mordi e fuggi a Viterbo purtroppo troppo frequenti.
Il progetto, vincitore di un bando della Regione Lazio con un investimento di 300mila euro, per due terzi di competenza pubblica ed il resto da partner pubblici e privati è stato presentato ieri mattina all’Hotel Salus di Viterbo.
Poco si è capito, comunque, del modello che si intenderà applicare per rendere praticabile lo scopo di trattenere turisti presso di noi un pò più di una semplice passeggiata domenicale.
Indubbiamente un compito non facile per come è organizzata attualmente la città di Viterbo, cioè priva di strutture alberghiere utili per ospitare masse a costi concorrenziali e sopratutto per l’inospitalità della Città dove mancato zone di parcheggio ed altre struttire ricettizie come, per es., la vicina Orvieto.
La piattaforma che si intende applicare è quella della DMO succitata, cioè la sinergia di soggetti pubblici e privati per consentire il risultato di far restare turisti nella Tuscia mediante contatti con Tour operators nazionali ed esteri resi possibili recentemente nella Ttg di Rimini dove era stato allestito uno stand.
Nonostante la presenza alla presentazione all’Hotel Salus del Sindaco di Bagnoregio Profili e di Francesco Bigiotti, campione nella promozione della sua Città di Bagnoregio e la coordinatrice “destination manager” (ancora inglese !) Barbara Pancino, si è avuta l’impressione di molto parlare, progettare, ma poco o nulla concludere.
Non vorremmo che 300mila euro concessi dalla Regione Lazio finiscano in vani fumosi progetti.
