di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,1.10.23
Bocche cucite dei consiglieri di maggioranza per ordine del sindaco Frontini che a loro impone decisioni di ogni tipo ed ubbidienza cieca.
Ma è ovvio, che non tutti sono pecoroni, ma qualcuno ha spirito ed intelligenza di discernere il buono ed il cattivo di un’amministrazione comunale, che proprio, ormai, alla maggioranza degli elettori viterbesi che misero in sella uomini e donne del movimento Viterbo 2020, non va giù
Non passa giorno, infatti, che decisioni prese dalla Frontini ed imposte ai suoi collaboratori, siano essi assessori o presidenti di commissione, siano indigeste ed appunto per questo appaiono prime crepe sulla “solida” maggioranza vincitrice della ultime elezioni comunali.
Fu dapprima Ugo Poggi, eletto con Rinascimento, la lista di Sgarbi, a manifestare maldipancia, ma, lui, nel rispetto di di chi lo aveva votato, è rimasto in maggioranza con “distinguo” e spirito critico.
Adesso, addirittura, l’avvocatessa Letizia Chiatti, già in simbiosi con Chiara Frontini in campagna elettorale ed inizio consigliatura, ha sbattuto la porta di Presidente del Consiglio comunale ed ha iniziato a prendere le distanze con voto “difforme” gli ordini del sindaco, che tutto pretende fare e disporre.
Anche per quanto riguarda gli assessori, assenti nel prendere decisioni diverse quelle imposte dall’alto, proprio dal loro silenzio, c’è un gridato inizio dissenso, Soltanto l’arch.Aronne, segue passo passo le puerili ridicole proposte del Sindaco, ma cosi facendo non credo che faccia personale buona figura avallare quanto di più negativo ci sia da proporre come iniziative cittadine in materia di vivibilità come inutili, anzi dannose per la citta di Viterbo.
Pare in bilico la carica dell’assessore prof.Franco. La sua eventuale sostituzione sarà per lui la liberazione da un fardello che solo gli può nuocere come cattedratico universitario di riconosciuto valore.
Il fallimento della giunta Frontini è ormai servito. Non resta che certificarlo ufficialmente e consentire ai viterbesi esprimersi liberamente nelle prossime elezioni.