di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,27.10.23
Viterbo non si fa mancare nulla, anche la “situazione” Sgarbi suo assessore.
Il Vittorio “nazionale” arruolato dalla Frontini per la corsa a sindaco del Comune ormai un anno e mezzo fa nella speranza che la sua presenza in giunta fosse la chiave del successo turistico culturale di Viterbo e poi, per lei, un successivo lasciapassare nella politica nazionale dopo la fine del mandato da sindaco, si sta manifestando un boomerang per il Comune.
Non tanto per le inchieste in corso relative al divino Vittorio e la presa di distanza dal ministero della cultura nei suoi confronti, ma sopratutto per l’imbarazzo che si sta creando a Viterbo dove Sgarbi era stato divinizzato e che invece ora è oggetto di critiche alla Sindaco, siccome queste non ce ne siano per altro.
Le critiche all’Assessore alla Bellezza Sgarbi ce ne sarebbero a iosa, se appunto il predetto avesse svolto le funzioni. Infatti, di bellezza a Viterbo oggi se ne vede ben poca. Sarà colpa di Sgarbi che è rimasto contumace in Città dopo la Mostra dei disegni di Michelangelo perchè impegnato in campagna alettorale per farsi eleggere primo cittadino ad Arpino o perchè la luna di miele con la Frontini era svanita o perchè il personaggio accortosi che a Viterbo non è possibile fare altrimenti che piccole cose, sta di fatto che attualmente la sua figura come “politico” viterbese è messa in discussione.
Non vogliamo unirci al coro di tanti che stanno mettendo in croce Sgarbi solo perchè esponente del centrodestra, quindi personaggio da battere in qualsiasi modo, non sia mai, ma solo osserviamo che fare affidamento a Lui non è sempre cosa sicura. Sgarbi, piaccia o non piaccia è a modo suo un artista, cioè, il suo modo di pensare non èsempre coerente ancorchè legato alla cultura di centrodestra, ma spesso ha venature diverse che possono anche confondere.
Per es. le sue dimissioni da Assessore presso il comune di Viterbo motivate dal “permesso” dato dalla Giunta di realizzare un parco eolico sembrano tesi della sinistra ambientalista, anzichè quelle dello sviluppo delle rinnovabili predicate dal governo, poi la piroetta di revocare le dimissioni solo poche ore dopo, hanno dato la conferma di avere nella amministrazione comunale viterbese qualcuno che non, solo sia non capace amministrare, ma solo generare confusione.
Bene, bravo Vittorio Sgrabi come critico d’arte ed uomo di cultura e di maitre a penser di centrodestra, ma pessimo come amministratore benchà abbia svolto funzioni di sindaco di vari comuni, da ultimo da noi a Sutri,ma con evidenti chiaroscuri incompatibili con una corretta gestione della cosa pubblica.
Un consiglio alla Frontini, Prenda il largo da Vittorio Sgarbi che a Viterbo sembra si sia solo interessato di organizzare un evento a lui “caro”, ma non altro.