Redazione
Viterbo,9.9.23
L’infaticabile Domenico Palazzetti ha portato a Viterbo il museo viaggiante della mitica “Vespa”, cioè lo scooter italiano ideato dall’ing.Corradino d’Ascanio e costruito dalla Piaggio di Pontedera. Nacque per “caso” il mitico due ruote italiano perchè motorizzato con residui bellici presenti negli stabilimenti aeronautici della Piaggio (si trattò di motori di avviamento motori d’areo rimasti inutilizzati dopo l’armistizio), ma fu subito il mezzo di trasporto popolare negli anni della rinascita italiana postbellica.
Ma non solo, un fenomeno di costume che perdura ancora oggi e che sarà immortale, anche se l’ultima “Vespa” con il motore a due tempi e nella classica forma è stata costruita sino al 2005, Oggi la “Vespa” c’è, ma è diversa. Ha adottato motori secondo le rigorose regole ambientali imposte, ha perso il tipico rumore di quello a due tempi, ma è sempre Vespa nello spirito e nella diffusione del made in Italy.
A Viterbo, quindi sabato 9 e domenica 10 il Raduno Nazionale del Registro Storico Vespa. In concorso mezzi costruiti dal 1946 al 1976, Una carrallata nella storia della motorizzazione non solo europea, ma mondiale.
E’ prevista per sabato pomeriggio una Gara d’eleganza e domenica oltre la mostra statica in p.zza S. Lorenzo un carrellata in città convisita dei usoi principali monumenti.
Un’ occasione per la promozione turistica di Viterbo