Andrea Stefano Marini Balestra
viterbo,13.9.23
Mentre a Viterbo il locale guru della Lega, Umberto Fusco, si è slegato e veleggia verso altri lidi del Centrodestra, i dirigenti locali del Carroccio, Andrà Micci e Elisa Cepparotti , erano in prima fila all’hotel Ergife di Roma dove si è celebrata una festa del Carroccio .
Nell’occasione,Il segretario Salvini ha fatto notare i successi del suo partito nel Lazio, significatamente nelle Province laziali ma certamente non era stato informato che bella Tuscia la Lega non c’è più
L’elettorato già favorevole alla Lega è nella Tuscia trasmigrato in massa verso Fratelli d’Italia e Forza Italia, lo dicono i risultati del voto recenti e le future intenzioni di voto.
La gestione del partito Lega a guida Micci non convince. Solo balbettìi in Consiglio comunale, sterili proteste di “rito” ma nessun programma di rilancio dei temi cari alla Lega, le cui uscite di Salvini a livello nazionale lasciano basiti gli elettori che per la Lega avevano sperato diventarne la guida del Centrodestra, Invece, le proposte salviniane, sotto,sotto federaliste e non unitarie sembrano ogni giorno di più dare noia al Governo che gode fiducia tra gli italiani.
Di questo, gli elettori si sono accorti, i viterbesi prima, quindi il consenso per la Lega a Viterbo è evaporato.
Fusco e scappato, Micci, Cepparotti e soci rimasti nel partito non potendone partire, appaiono come quel giapponese che su un’isola del Pacifico ancora dopo decenni si riteneva ancora combattente di una guerra perduta. Non si sono resi conto che il Carroccio nella Tuscia si è scassato da anni.