di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,24.9.23
Partito da un social che ha diffuso pubbliche indecenze sessuali praticate più volte nel suo ufficio in Comune dal Sindaco Tidei in azione, addirittura in un’occasione con due donne, questo primo cittadino (comunque solo di un’area di Roma Città metropolitana), si giustifica dicendo che per una vendetta politica il video è stato mandato in onda ed oggi di questo se ne parla su ogni media nazionale. Ridicolo che un pubblico amministratore non immagini che stanze di un ufficio pubblico, proprio per le sue attività, possa non essere invaso da “cimici”.
Le attività amatorie del sig.Tidei, capo della “Tidei & co. business company” del litorale nord laziale, non ci interessano, anzi confermano la vitalità del soggetto ad onta della sua età, ma la critica ad esse sorgono quando svolte, magari in orario di ufficio, proprio nella Casa comunale a questo punto dicentato bordello. Di “casini” amministrativi la cittadina di Santa Marinella è piena. Ogni giorno l’amministrazione Tidei li crea a valanga, ma, di certo, pure la notizia di un’attività di sesso in Comune se la poteva risparmiare. Non basta la questione del Porto turistico, i parcheggi, i semafori che snocciolano multe a raffica e quant’altro sta negativamente trasformando Santa Marinella, da centro turistico in lager, che oggi il suo primo cittadino incappa in un “infortunio” personale che certamente mina la sua figura di integerrimo amministratore quale egli si vuol fare denominare, ma lo assimila al compianto Berlusconi che proprio per questo venne demonizzato dal suo partito: il PD.
Le scuse puerili, cioè che la diffusione del video sia una ritorsione ad una sua attività di denuncia di corruttori proprio non regge. Come un bambino trovato con le mani dentro al vasetto della marmellata, Tidei si scusa solo affermando essere caduto in una trappola, ma, non contestando il fatto descritto dal filmato, lo conferma, cioè sua personale normale sconveniente attività a luci rosse in Comune.
Un dubbio sorge spontaneo. Le signorine che partecipavano al festino, erano consenzienti ? O erano soggiogate proprio dal Sindaco che, “forte” della sua autorità, se ne approfittava. Un’indagine, non solo politica, si pone.