Redazione
Viterbo,30.8.23
Mentre oggi è prevista la convocazione della Sindaco di Viterbo in Prefettura per illustrare il Piano di sicurezza, ieri, nella Conferenza stampa sono emersi particolari che confermano il significato particolare, forse troppo laico, che ha assunto il Trasporto della Macchina di Santa Rosa la sera del 3 settembre di ogni anno.
Va segnalato che il dono di un mazzo di rose alla Frontini di parte di Suor Francesca delle Clarisse è stata la presentazione alla stampa di una promozione per un’iniziativa delle Monache convento di Santa Rosa di commercializzare speciali rose al fine procurare fondi per la ristrutturazione del Convento.
D’altro canto, l’idea di Fiorillo (l’attuale costruttore della Macchina di Santa Rosa “Gloria”) di consegnare 1500 fazzoletti bianchi con il “logo” dell’evento ad altrettanti cittadini per consentire loro di salutare il passaggio con lo sventolio di saluto, viene a confermare il carattere turistico del trasporto. Ancora. particolare, è stato l’annuncio della vendita di spillette commemorative dell’evento Macchina Santa rosa
Interessante, invece, l’ascolto del Capofacchino Rossi che ha annunciato che sin dalla prossima realizzazione della nuova Macchina di Santa Rosa verrano realizzati misure volte al contenimento dei rischi del trasporto, in particolare, verrà modificata la base, da sempre croce delizia dei progettisti e costruttori per la sua necessaria limitata ampiezza, quindi sistemati sistemi d’appoggio in grado poter fermare e far sostare la macchina in ogni punto del percorso in caso di necessità. Quindi, il superamento dei classici cavalletti studiati solo per le soste previste.
In conclusione, a parte la proposta di Raffaele Ascenzi di iscrivere il nome dei defunti sulla macchina da lui progettata, interessanti le altre proposte anche se, quella di Fiorillo, discutibile.
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