di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,2.8.23
Oggi, il viale centrale del Poggino, denominato viale dell’Industria, che si diparte dopo la rotonda finale di via Garbini e finisce in campagna dalle parti del Rinaldone, rendendo impossibile uno scorrimento verso nord del traffico veicolare, rende la parallela Cassia nord un serpentone di auto e camion.
Per effetto di un provvedimento governativo ai tempi del governo Gentiloni, sindaco Michelini, anno 2017 fu assegnato un finanziamento pubblico di 17milioni di euro nell’ambito del programma di miglioramento delle perfiferie urbane, ma in pratica, dal 2017 ad oggi (sei anni) nessun programma concreto ne è seguito. Anzi ci fu chi disse per inerzia del comune il progetto era sfumato per difetto presentazione documenti necessari per accedere al beneficio.
Adesso, Agosto 2023 si ha notizia che il Comune in previsione di laboriose e complicate operazioni di esproprio terreni per consentire lo sfondamento di viale dell’Industria dal Rinaldone alla Mimosa, circa un kilometro e mezzo, ha dato incarico ad uno studio legale della capitale di assistere il Comune nei probabili, se non certi ,contenziosi che ne potranno derivare.
Pare che il compenso pattuito sia 26mila euro, Il Comune, però, privo di professionalità interne nei suoi Uffici e di mancanza di una avvocatura interna (unico capoluogo laziale che ne è privo), sta alla ricerca di uno staff di legali di supporto nella certezza che i proprietari interessati all’esproprio (circa una cinquantina), benche titolari di “vignoli” di pochi frustoli di terreno terrano duro ed annunciano ricorsi a pioggia al TAR.
Ma possibile che per realizzare un’opera pubblica fondamentale in materia di viabilità sia più necessario avere avvocati che non ingegneri !
Qualcuno, tra i cittadini, si renderà finalmente conto che in Italia, le dificoltà burocratiche e legali sono gli ostacoli al progresso della nazione all’ordine del giorno, per es., i problemi con il PNRR
Nella specie, qui da noi Viterbo si rischia perdere il promesso finanziamento di 17milioni per allungare un viale cittadino di appena un kilometro se non si realizza l’opera nel termine (2025) solo perchè è in agguato il ricorso alla giustizia amministrativa.
Poveri noi.