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Parte dal nordItalia la guerra agli autovelox. Potrà estendersi ?

Autovelox:sistema all'italiana per "tassare" gli automobilisti

Autovelox vendicato

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo, 11.8.23

Dagli ordinati e seri cittadini del NorItalia enon già dai fantasiosi del Sud è partita la guerra agli Autovelox, cioè, contro quelle macchinette che scrutano la strada ed appioppano multe ai conducenti delle auto in transito, talvolta per un superamento di velocità di pochi kilometri/h in tratti dove illogicamente sono stati imposti limiti irragionevoli e difficili da mantenere.

A Padova il primo scoppio. Una carica di esplosivo ha divelto un autovelox provocando anche un principio d’incendio, A Rovigo, nella “bassa padana”, messi fuori uso con sistematica tecnica una serie di apparati, ma non è finita.In Sardegna a Bindua: autovelox fucilato, a Modena, Torino,Torri del Benaco e Rimini, impianti vandalizzati in vario modo, la lista sarebbe lunga.

A Verona, sempre in Veneto, un autovelox distrutto a colpi di fionda, a Firenze con colpi d’arma da fuoco ed a Cosenza con una mazza da baseball.

Da noi, in provincia di Viterbo, è attiva la postazione mobile alla Molinella sulla SS 675, da anni vera procacciattrice di risorse economiche per il comune cimino, sulla Cassia Veientana, la fototrappola del Comune di Formello è attiva in località Le Rughe, altrettanto, fa cassa il Comune di Campagnano al’altezza del 34esimo kilometro. Viterbesi “difficoltizzati” per andare e tornare da Roma. Serve più attenzione evitare una postazione autovelox che schivare un incidente.

Una volta c’era un autovelox fisso sulla Cassia nord all’altezza della zona industriale di Montefiascone, ma un “provvidenziale” colpo di fucile con cartuccia da cinghiale, ne ha dichiarato la fine. La postazione sulla Commenda, sempre a cura del comune falisco è stata soppressa, restano come spaventapasseri i cartelli indicatori, qualche automobilista ancora frena all’improvviso. “Bidoni” arancio che appaiono come custodi di un apparecchio autovelox sono presenti sulla Cimina all’altezza di XXX miglia e sulla Nepesina, altezza Centro Lidia, sono però innocui, solo determinano inutili rallentamenti.

Finalmente il Governo per mano del Ministro delle infrastrutture Salvini sta prendendo in mano la situazione presentando un provvedimento da inserire nella prossima riforma del Codice della strada per regolamentare l’uso di tali apparecchi che non dovrebbero più essere usati dai Comuni per far cassa posizionandoli in tratti di strada che ad “arte” hanno imposizione di velocità massima assurdi.

Nel frattempo, alcune spontanee associazioni dei consumatori stanno organizzando cortei nelle città ed attacchi rumorosi nei locali della Polizie locali. Qualcuno che legge queste righe è avvisato.

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