Redazione
Viterbo, 1.8.23
Passa sotto silenzio la notizia che i passeggeri del Servizio di Traporto urbano gestita dalla Francigena sono calati di circa la metà negli ultimi anni.
Nonostante il trionfalismo dell’Amministrazione comunale che afferma essere i conti della società partecipata finalmente in sicurezza, senza però dire che questi conti non derivano dalla biglietteria ma dalle rimesse regionali, è facile, semplicemente dando uno sguardo all’interno delle vetture che i passeggeri sono pochi, in qualche caso, anche nessuno,
Questo sta a signficare che il Servizio di trasporto pubblico urbano viterbese è inutile, o peggio, mal gestito, caro nelle tariffe e disordinato nell’espletamento delle corse. Questo il sentimento dei pochi utenti.
L’unica cosa he appare funzionare è la tesoreria della società che ogni mese sborsa diecine di migliaia di euro per il presidente l’amministratore, i consiglieri e dirigenti.
Addirittura, in tempi di crisi, quasi sull’orlo del fallimento, risulta che emolumento “dovuto” all’amministatore sia stato aumentato del doppio rispetto il precedente e di conseguenza a tutta la cricca dirigente.
Ma costoro che cosa dirigono quando risulta che la cittadinanza snobba il servizio, quindi incapaci frenare la perdita di viaggiatori non però non deriva dall’improvvisa ricchezza dei viterbesi perchè che tutti si sono comprati un mezzo privato, ma del pessimo servizio offerto.
Orari astrusi, costo biglietto eccessivo, lentezza dei mezzi utilizzati, spesso di misura esagerata per circolare nelle vie di Viterbo, di conseguenza impossibile offrire un servizio capillare ed utile.
Questo il motivo della caduta verticale di passeggeri e di compliance per il servizio pubblico che si ritiene dai piùm non all’altezza dei bisogni.
Allora, viene spontaneo ritenere che la Società Francigena nell’ambito del trasporto pubblico, sia sempre più inutile per i cittadini, ma non però, per i succitati dirigenti che vantano una “borsa” mensile esagerata ed illogica per i risultati negativi che stanno dimostrando