di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,17.8.23
C’è qualcuno, furbo, che non si mette in macchina per giungere sui lidi del mare, sulle sponde dei laghi, ma si delizia delle spiagge in Città.
Parliamo delle libere terme di Viterbo.
Una volta erano di più, Adesso, alcune, per provvedimenti comunali a dir poco insensati, un paio sono state chiuse.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, disse uno statista che amava il capoluogo della Tuscia: l’on. Andreotti.
Certo, la improvvisa chiusura di terme libere fa pensare ad una complicità con chi le terme le gestisce ed ovviamente male vede la dispersione di clientela. Ma un conto è una clientela che può permettersi fanghi trattamenti estetici ed ospitalità di primo ordine ed un conto chi non può, cioè, ormai la maggioranza degli italici cittadini, ma pur sempre interessate al parco termale viterbese.
Allora, vediamo dove e quali siano le restanti possibilità di farsi un bagno termale e passare una giornata in costume da bagno nelle immediate vicinanze del centro storico.
Restano le pozze di “Piscine Carletti” sotto l’aeroporto militare e quelle del parco del Bulicame, nei pressi di quella storica pozza celebrata da Dante. Entrambe libere, ma abbandonate dal Comune.
Soltanto l’iniziativa spontanea di alcuni cittadini le rende fruibili.
Attorno alle vasche ci sono spazi dove piantare un ombrellone, un lettino e cosi fare vita da spiaggia senza oneri di alcun tipo. Un pic nic all’ombra di qualche alberello è possibile.
Molti viterbesi la frequantano, i romani, addirittura sono in maggioranza. Piazzano il loro camper nell’area di sosta ombreggiata e si godono l’estate fuori dalla pazza folla e dagli artigli dei balneari sulla costa pronti a spennarli.
I frequentatori non sono “disperati” nel portafoglio, ma molta gente di cultura che, tra un’appozzata ed un altra parla, discorre, familiarizza con il vicino di bagno per scambiare opinioni su tutto.
E’interessante praticare questi luoghi. Possono nascere amicizie.
Bene, perchè percorrere kilometri di strade nel periodo più affollato dell’anno, quanto è possibile, senza alcuna spesa, godersi una giornata all’aria aperta e curarsi qualche acciacco per i benefici di un’autentica acqua termale che sgorga infinita ?
Viterbo ha questo vantaggio. Soltanto pochi ne fruiscono, ma vi assicuro che sono proprio gli habituè i “furbi”. Peccato che manchi da parte dell’amministrazione comunale un incentivo a questo tipo di turismo balneare.
Ripeto, a pensar male………..