Redazione
Viterbo,27.8.23
Il prof.Nicholas Fournier, biologo ed ecologo degli ungulati torna sull’argomento dopo la pubblicazione di una sua nota sue queste colonne che prevedeva un “autogrill” per cinghiali in zona Murialdo, ovviamente contestata per l’impossibile proposta in un’area abitata e coperta dai vincoli della Riserva dell’Arcionello.
Con una sua successiva nota, il Fournier non solo conferma la “scelta” del Murialdo, ma va oltre, propone il Campo Sportivo Rocchi come altrettanto luogo di “ristoro” dei cinghiali.
Ci si consenta, prog Fournier, ma un dribbling dei giocatori di calcio con gli ungulati proprio non crediamo sia possibile.
La ringraziamo, perchè Lei non viterbese, si occupa dei localifatti nostri, la sua esperienza potrà essere utile, ma per quanto manifestato sino ora, da rigettare, sono solo da libro dei sogni.
Se ne veda bene Lei ed altri “animalisti” da salotto che il cinghiale, animale presente nelle nostre zone sin forse prima dell’origine dell’uomo, è sempre stato combattuto come nocivo, Dapprima con arco e frecce, poi, dopo la scoperta della polvere da sparo con archibugi, oggi con le doppiette.
Sin tanto che la “cacciarella” al cinghiale, tipico sistema di caccia nostrana, è stata largamente e liberamente praticata, il “problema” cinghiali non è mai esistito, ma da quando si sono messi limiti all’attività venatoria ecco cosa è successo.
Ritorni la libertà di caccia, proprio quello sposrt popolare che ha sempre appassionato le nostre genti e vedrà che i cinghiali non spariranno, ma saranno certamente ancora presenti in misura non dannosa.