Redazione
Viterbo,20.8.23
Evidentemente i capi della Chiesa Cattolica che dagli anni 70 si sono sbracciati per aprire le Chiese a “tutti” non solo non non ci sono riusciti, ma addirittura fatto scappare i fedeli dalla partecipazione alla S.Messa domenicale. Sono solo poco meno del 20% coloro che regoalrmente adempiono al precetto domenicale.
Impietoso un recente rapporto da quale emerge che la pratica religiosa, in particolare l’obbligo per un cattolico di assistere alla Santa Messa nelle domeniche e feste comandate è da un ventennio precipitata sino ad essere soltanto del 34,4% della popolazione italiana dichiaratasi praticante, ma senza però andare sempre a Messa, dato, però, in discesa quindi rispetto gli anni preceenti del 19%.
I dati sono dell’ISTAT, non solo riferiti alla religione cattolica, ma di questa essendo la massima esistente in Italia, credibili, sta di fatto che sono calati battesimi, anche considerando la denatalità, e sopratutto matrimoni e nemmeno più tanti funerali in chiesa.
Quello che emerge dalla statistica citata è lo svuotamento delle chiese da parte dei giovani, ma non solo. Anche gli anziani hanno difficoltà di adeguarsi a Sante Messe celebrate quasi come un concerto pop.
Quindi, le “novita” nel rito della Santa Messa introdotte nel 1970 hanno fallito per maggiormente interessare i giovani, però, hanno fatto allontanare gli adulti. Partecipare ai sacri misteri durante la Santa Messa è un atto di spiritualità, anche intensa, al momento della Consacrazione che deve essere vissuto dopo una preparazione durante le prime fasi del rito che appunto sono preparatorie al momento in cui avviene al transustatazione, cioè la trasformazione del pane e del vino nel corpo di Cristo.
Arrivarci senza una preparazione spirituale è diventato difficile, proprio in una società dove la spiritualità è bandita e dove prevale il materialismo.
In conclusione, si può solo spiegare la diserzione dei fedeli dalla pratica religiosa, perchè in essa, per effetto di perverse innovazioni, ha perduto spiritualità, che invece resta presente nella celebrazione di Sante Messe secondo l’antico rito oggi bandito dal Papa, ma sempre più, riservatamente praticato in alcune cappelle.