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Feste di Santa Rosa, una volta occasione di festa, adesso solo di polemica

Una volta era festa, adesso polemica

La Fiera del 4 settembre

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,28.8.23

Una volta i viterbesi di preparavano per le Feste di Santa Rosa preparandosi alla festa con gli abiti migliori del guardaroba, andavano liberamente a vedere il passaggio della Macchina con devozione, molti cristianamente si segnavano ed a molti al passaggio scappava qualche lacrimuccia per l’emozione di vedere la piccola santa sulla cima della Macchina che “trennicava” al passo dei facchini, Poi, dopo il passagio della Macchina, molti godevano dell spettacolo pirotecnico (le classiche “foche”) che illiminava il cielo dalla valle del Faul, altri, sia recavano al Teatro dell’Unione per la rappresentazione di un’opera lirica, poi tutti a casa. Il giorno la tradizionale “fiera” dove tra “capagni” ed altri semplici attrezzi agricoli, era possibile acquistare di tutto.

I tempi moderni hanno cancellato ogni tradizione.

Il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, filato liscio ogni sera del 3 settembre da quasi tre secoli è diventato terreno di scontro, addirittura istituzionale tra Prefettura e Comune e l’Associazione dei facchini sempre più intraprendente nell’organizzazione che da sempre è spettata al Comune.

Quest’anno, a pochi giorni dalla data fatidica del 3 settembre, non si sa nemmeno se giungerà l’autorizzazione prefettizia del Comitato per la sicurezza, quindi se la Macchina potrà partire o essere rinviata a data da destinarsi. Dovunque bocche cucite. Di certo se il Trasporto dovesse avvenire in difetto di autorizzazione, come l’anno passato, sarebbe abusivo e nessuna assicurazione pagherebbe danni. Ogni responsabilità cadrebbe sul Comune. Ci mancherebbe anche questo.

Comunque, a parte la sgangherata organizzazione della Macchina, i contorni delle giornate di festa sono già costellati da polemiche di ogni sorta.

Ci riferiamo all’ordinanza comunale di chiusura del parcheggio in Valle Faul per dar posto a feste varie alle quali non si sa come potranno giungere gli spettatori visto che a Viterbo, a questo punto, non esistono zone di sosta per veicoli privati.

La guerra alle auto della Frontini è stata dichiarata già da tempo, ma l’episodio di chiudere l’unica zona di parcheggio al Faul rappresenta la vetta di un’ideologia perversa che non potrà che difficoltizzare quanto vorrano venire a Viterbo per assistere ai festaggiamenti dei primi di settembre.

Altro che marketing turistico a Viterbo ?

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