di Andrea Stefano Marini Balestra
viterbo,16.8.23
Un vero sold out le sponde del Lago di Bolsena ieri 15 agosto.
Dalla spiaggia dei “pioppi” di Capodimonte, a quella di Kornossa a Marta per non parlare di quella “attrezzata” di Montefiascone,poi della sponda nord del Lago (Gradoli, s.Lorenzo Nuovo e Bolsena), non c’era uno spazio libero per piantare variopinto ombrellone, piazzare un lettino, ed anche una vera follia parcheggiare un’auto e circolare sulle circumlacuali.
Un pienocosi mai visto. Presso le Isole, per l’intera flotta del lago, stimata in circa 3000 natanti, era difficile ancorarsi. Certamente le aziende balneari della costa che lamentano calo di presenze, dovranno ripensare alle loro offerte che appaiono esagerate in rapporto ai servizi ed alla manità dei luoghi.
C’è da esserne lieti che il nostro Lago principale abbia cosi largo consenso non soltanto dei viterbesi, ma degli orvietani, ternani ed un buon numero di stranieri come olandesi e tedeschi.
I ristoranti rivieraschi, la sera, tutti al completo.
Salvo l’incidente di un ragazzo non riemerso a Capodimonte dopo un tuffo da un pedalò per cui lo spettacolo pirotecnico è stato rimandato, non si hanno notizie di qualcosa che non sia di routine come per es. l’affondamento senza conseguenze, di un motoscafo all’isola Bisentina per difetto mauntenzione.
Certamente la splendida giornata metereologica ha favorito la balneazione di tutti, Sino al tramonto sera diecine i bagnanti siedevano a mezzo busto in acqua nei pressi del bagnasciuga a far salotto e poi tanti bambini intorno a giocare.
Uno spettacolo certamente gradevole quello di vedere gente in festa in luoghi dove il turismo è semplice ed economico, proprio quello che quest’anno è un leit motiv dettato dalle ristrettezze economiche che colpiscono la gente comune, cioè la maggioranza di tutti noi.
Le sparate degli sceicchi e dei nuovi ricchi lasciamole nei luoghi “blasonati”.Sono una minoranza.
A Noi interessa il turismo semplice, alla portata di mano, proprio quello che di può praticare nei nostri laghi che nulla hanno da invidiare ad altri lidi anche marini più ambiti, ma spesso probitivi per arrivarci e poi soggiornare.
La Tuscia, ieri, dal punto di vista turistico balneare ha fatto ottima figura anche se qualcuno lamenta minori presenze in città a Viterbo e centri limitrofi. Ma qui certamente è stata la colonnina di mercurio sui 33 gradi a far preferire un bagno al lago che una passeggiata in città peraltro con molte attività chiuse.