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Pensionati militari dell’Esercito in Comune di Viterbo. Perche ?

Misteriose decisioni della Giunta comunale di Viterbo

Addestramento militare

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo, 5.7.23

L’Ufficio stampa del Comune ha diffuso giorni fa questo Comunicato che integralmente riportiamo. In coda il commento

TRE SOTTUFFICIALI DELL’ESERCITO ITALIANO IN COMUNE, NEI SETTORI CULTURA E URBANISTICA
L’augurio di buon lavoro da parte dell’amministrazione comunale

Il benvenuto dell’amministrazione a tre sottufficiali dell’Esercito italiano che, dopo aver lasciato il servizio attivo per raggiunti limiti di età e transitando nella categoria dell’ausiliaria, ora collaborano con la pubblica amministrazione. Il nostro augurio di buon lavoro e il nostro grazie per aver accettato con piacere e senza indugi la richiesta del Comune di Viterbo per un reimpiego utile a una fattiva collaborazione. Le parole sono quelle della sindaca Chiara Frontini rivolte ai tre sottufficiali che, in linea con la vigente normativa, stanno prestando la loro attività all’interno della pubblica amministrazione a seguito della loro collocazione nella categoria dell’ausiliaria (d.l. 15 marzo 2010, n. 66 “Codice ordinamento militare”). Parole di benvenuto arrivano anche dal consigliere comunale delegato ai rapporti con le forze armate e città militare Giancarlo Martinengo, che afferma: “È un grande motivo di orgoglio per l’intera amministrazione sottolineare come questo risultato sia stato raggiunto per la prima volta nella storia del Comune di Viterbo. Un risultato che va a confermare da una parte la volontà di continuare e alimentare sotto vari aspetti la collaborazione già attiva con le forze armate e dall’altro il senso di abnegazione del personale militare richiamato che ha deciso di continuare a servire il proprio Paese e in particolare la propria città”.
“I tre sottufficiali, ci tengo a precisarlo – ha aggiunto la sindaca Frontini – non vanno a sostituire le normali assunzioni, che peraltro il Comune di Viterbo sta effettuando grazie alle nuove procedure assunzionali, in fase di espletamento. Ringrazio la determinazione del consigliere delegato Giancarlo Martinengo e gli uffici del servizio personale che hanno permesso l’attivazione di una procedura per la prima volta attuata nel nostro Comune, all’interno del quale c’è bisogno di nuove forze ed energie che ci aiutino a mandare avanti il programma amministrativo”. 

Un mistero il perchè la Sindaco Frontini e la sua Giunta abbiano deciso di “assumere” tre marescialli dell’Esercito posti in ausiliaria, pertanto ben retribuiti dal Ministero della Difesa, a “supporto” dei settori Urbanistica e Cultura.

La prima impressione: ma ce z’accecca un militare nella cultura e nell’urbanistica ?, Poi, la seconda: ma non ci sono in città persone della società civile in grado “collaborare” con gli uffici comunali ?

Un altro passo falso della scassata amministrazione Frontini. Quella di scegliere tra ex soldati personale civile negli uffici comunali, come altrettanto, per es. quella di utilizzarli per la sicurezza (proposta Fusco al Prefetto). La nostra Città e la Tuscia pullula di personaggi, magari datati all’anagrafe, in pensione, ma con uno specifico backgroud di esperienza specifica nel settore cultura ed urbanistica.

Non penso che l’esperienza militare dei prescelti: marescialli dell’esercito posti in ausiliaria (quindi richiamabili in servizio qualora occorra), possa essere compatibile con l’incarico che loro verrà assegnato.

Un militare è addestrato alla difesa, al combattimento (qualora malaugurantemente serva), alla disciplina comunque praticata in stile militare, spesso diversa da quella utile nel campo civile cioè “elastica”

Nel Comunicato del Comune non si fa cenno agli oneri finanziari che questa “scelta” di particolare assunzione possa comportare e quali siano le effettive mansioni che questi tre marescialli dovranno adempire ed agli ordini di chi.

Tutto appare come un’altra “trovata” di questa pazza, pazza, pazza consigliatura comunale targata Frontini, a meno che quest’ultima si sta preparando alla guerra.

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