di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,3.7.23
Che Chiara Frontini ambisse al supremo scranno del Comune di Viterbo non per governare la Città, ma per lanciarsi oltre, precisamente nella politica regionale e meglio nazionale, era possibile ed oggi diventa certezza.
Il primo anno della sua consigliatura a Viterbo è un fallimento totale, quindi, impossibile che i viterbesi la possano rivotare.
Inutile spendere altre parole.
Dove invece l'”attivismo” della Frontini, anzichè rivolto ai problemi cittadini si è manifestato al massimo negli ultimi mesi, si trova nei tentativi si porsi all’attenzione politica extra viterbese.
Infatti, dapprima è stato coinvolto Sgarbi, personaggio certamente noto, forse anche troppo, perchè la potesse traghettare a Roma dove cìè la politica che conta, ma il buon Vittorio, dopo qualche prima esperienza viterbese, è fuggito a gambe levate e lasciato Viterbo e la Tuscia facendosi eleggere sindaco di Arpino ed ora mediata candidarsi alla guida della Provincia autonoma Trento Bolzano.
Perdua la “pedina” Sgarbi, la Frontini, il cui mandato da sindaco scadrà fra quattro anni in contemporaneacon legislatura nazionale e regionale, si sta preprarando per un’altra poltrona ben certa che nessuno a Viterbe le darà il bis come sindaco
Ha contattato senza successo Fratelli d’Italia e la Lega, ma, come era ovvio, ha ricevuto un niet.
Quindi, l’ultima spiaggia per trovarsi una candidatura “che conta” è Forza Italia. L’occasione viene dal Presidente della Provincia Romoli che si sta sta preparando alla sua successione ed ha bisogno di appoggi, quello del Sindaco di Viterbo ha un peso importante nella elezione di secondo grado in Provincia.
Che fa la Frontini per ingraziarsi Romoli ed avere porte aperte in Forza Italia ? Si è ammorbidita sulla questione Talete cosi sconfessando tutto e quanto detto prima ed è pronta accettare quanto dalla Provincia di Viterbo a guida Romoli sia chiesto.
L’ambizione della Frontini sfiora e supera la sfacciataggine.
Invece di concentrare la sua azione amministrativa a Viterbo, sgomita per trovarsi una collocazione politica nell’area di centro-destra, ma non vorremmo vedere, che qualora le fosse impossibile, cambi casacca e passi al centro sinistra.
Certi “politici” da straspazzo lo hanno fatto e molti sono ancora capaci di farlo pur di avere un “pagaccio” da consigliere regionale, deputato e senatore.