di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,4.6.23
Pare proprio di si.
La sindaco di Viterbo ignora non solo le critiche che le piobano addosso dai cittadini che un anno fa la votarono, ma neppure dei consiglieri di maggioranza e suoi assessori. La “politica” comunale viterbese appare quindi guidata da “una donna sola”, Nessuna collegialità. Chi si azzarda esprimere un dissenso: epurazione.
Probabilmente la cultura di destra originaria della Frontini si esprime nel senso peggiore, cioè: autoritarismo, vanagloria e nessun rispetto per chi sia in dissenso. Indubbiamente le “gesta” della Frontini e della Giunta ormai acquattata e timorosa di manifestarsi diversamente dal “verbo” di Chiara sta portando la Città di Viterbo al baratro.
Non è il problema delle erbacce che quest’anno, complice il meteo, sviluppano a vista d’occhio anche in estate (solo metereologico) iniziata, ma la mancanza di progettazione di qualcosa che non sia solo la solita inaugurazione, taglio di nastro di un evento qua e la organizzato dalle più varie associazioni.
E’ sotto gli occhi di tutti la mancanza da parte comune di un piano del traffico, di mobilità urbana, di risanamento del centro storico ormai ridotto a brutta periferia, di sviluppo delle terme, di frubilità dei parchi urbani (vedasi Arcionello), di cattura degli animali vaganti non solo cinghiali, ma anche lupi, poi, assenza di promozione della città di Viterbo su media nazionali anche con eventi sportivi internazionali per quanto possibili in una città priva di moderni impianti. Sembra solo prevista una ristrutturazione del Campo sportivo Rocchi, ormai inutile per la retrocessione della Viterbese in sedie D.
Allora, signora Frontini, metta da parte l’arroganza, la sfrontatezza (si chiama Frontini non Sfrontini), la supponenza, la pretesa superiorità culturale dei suoi collaboratori e si metta al lavoro non per tagliare nastri e patrocinare feste organizzate da altri e non dal Comune. Al mattino, come faceva un suo precedessore sindaco, faccia un giro in auto per la città, belle sue frazioni e si renda conto della realtà delle cose e lasci perdere gli adulatori dei suoi uffici, Non credo che continuando l’andazzo della Sua consigliatura sino al 2027 sarà possibile ottenere visibilità ed importanza della Città di Viterbo in occasione del prossimo Giubileo per cui sono stati promessi svariati milioni e la candidatura per Viterbo Capitale Europea della Cultura del 2033.
O si cambia subito, o si abbia il pudore di andare a casa. Non si può “tirare dritto” quando non se ne hanno le capacità