di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,30.6.23
Prima della “rotonda” il traffico, in uscita ed entrata a Viterbo da Nord, era regolare, ma, poi, dopo la costruzione di una mega rotonda, il caos.
Ma perchè c’era bisogno di una rotonda al posto di una semplice revisione della viabilità dopo la creazione del mega centro commerciale di San Lazzaro ?
Semplice, il Comune l’aveva imposto come Atto d’obbligo alla Impresa realizzatrice del centro commerciale e questa ha provveduto con una spesa (inutile) di circa ottocentomila euro. Un loro ingegnere redasse il progetto, ma non tenne conto dell’intensa circolazione dei veicoli nella zona ed il progetto non ne ha tenuto conto. Il progetto pertanto poteva essere giusto altrove, ma non sulla Cassia, zona s. Lazzaro. Il Comune di Viterbom mediante il suo ufficio tecnico, aveva omologato il progetto, quindi, nonostante sin da subito si erano notati anomali incolonnamenti di veicoli e le proteste dei cittadini, ha collaudato l’impianto.
La “rotonda” cosi com’è stata realizzata non puo correttamente funzionare, le manca una corsia di marcia. Infatti, l’unica corsia praticabile consente il passaggio di un veicolo per volta, Ovvio che si creino colonne di auto da Viterbo e viceversa.
Adesso, che l’impianto stradale ha ricevuto prima un’omologazione e poi un collaudo, diventa difficile se non impossibile amministrativamente provvedere a sistemare anche alla “bella e meglio” l’impianto e nemmeno a chi addebitare la spesa. Si potrebbe “rimediare” in parte, come ci ha detto un tecnico, mediante riduzione del diametro della rotonda ed allargarmento dei bordi delle corsie, che appunto stretti, portano i segni di residui di pneumatici.
Intanto la protesta dei cittadini aumenta, si accusa il Comune di inerzia, il noto giornalista Giovanni Faperfue ogni giorno staziona sulla “rotonda” con un cartello di protesta mentre il traffico impazzisce.
Ma chi potrà provvedere ?
Nella difficoltà amministrativa di farlo da parte dell’impresa a suo tempo onerata della sbagliata costruzione e del Comune che dato per buona l’opera (in evidente errore !), forse, ma non tra troppo tempo, vedremo qualcuno che con picco, pala e carriola si cimenterà alla demolizione della famigerata rotonda per ripristinare la viabilita come prima se non ancora la Polizia stradale sequestrare tutto.