Redazione
Viterbo,6.6.23
Che l’amministrazione della giustizia, sia civile che penale, a Viterbo sa in “difficoltà” se ne sono accorti tutti: i cittadini che vedono le loro cause civili con udienze fissate da un anno all’altro, quindi altrettanto quelle penali che si definiscono per lo più per intervenuta prescrizione dei reati che per sentenza, che, appunto, piove sul bagnato, questa settimana, da oggi martedi 6 giugno sino a giovedi 8, gli avvocati penalisti del Lazio si asterranno dal loro ministero e daranno solo la presenza nei giudizi con detenuti.
Il motivo ? Segnalare alla cittadinanza l’inefficenza degli uffici dei tribunali e delle procure causate da scoperture di organico senza che a breve si cerchi porre rimedio.
Nel mancato corretto funzionamento degli uffici, non per colpa degli addetti, ma per cattiva gestione delle scar5se risorse e per l’antiquità delle procedure va cercata la “madre” dei mali della giustizia italiana, che in pratica vanifica le riforme di recente assunte dalla ex guardasigilli Cartabia.
A viterbo, nonostante gli sforzi del Presidente del Tribunale Dr. Oddi, ci sono ampie scoperture di organico dei magistrati e mancata sostituzione del personale di cancelleria e segreteria andato in quiescenza. Un situazione di questo genere rende inevitabile il prolungamento di ogni processo, quindi aumenta la sfiducia dei cittadini nella giustizia con le ovvie ripercussioni sociali.
Questa Redazione è d’accordo con l’astensione degli avvocati penalisti proclamata dalle Camere penali dei Tribunali del Lazio, anche se l’eco di questa astensione non giungerà a destino negli uffici di via Arenula.
Poi, tutto resterà come prima.